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La fine dell’Impero romano d’Occidente
Nella seconda metà del IV secolo, il popolo degli UNNI (proveniente dalla Mongolia) comincia a spingersi verso ovest, verso l’impero romano.
Gli Unni erano ferocissimi, e razziavano e massacravano tutto e tutti al loro passaggio.
Per questo i VISIGOTI (che stavano nel mezzo tra Unni e Romani) chiesero all’imperatore romano Valente il permesso di entrare in territorio romano, cercando protezione.
Ma i romani non erano preparati ad accogliere tanti Visigoti; a un certo punto ai Visigoti, inferociti dal trattamento che stavano ricevendo, non restò altro che razziare tutto quello che trovavano sul loro cammino…
Nel 378 i romani decisero di affrontare i Visigoti ad ADRIANOPOLI. Per i romani fu un disastro: ci fu una strage di Romani e la morte stessa dell’imperatore Valente.
A Valerio successe Teodosio. Teodosio rinunciò a proteggere i confini dell’Impero contro i barbari. Le possibili soluzioni adottate furono: 1) l’ospitalità; 2) la federazione (in questo caso i barbari dovevano arruolarsi nelle legioni romane); 3) il tributo (versamento di grandi quantità di oro per ottenere la pace).
Nell’Impero romano d’Occidente, intanto, il capo dei Visigoti Alarico, entrò con i suoi uomini in Italia, saccheggiando tutto: nel 410 arrivarono anche a Roma (SACCO DI ROMA) e la saccheggiarono per tre giorni (e questa fu una cosa che creò grande scalpore… la grande Roma messa a ferro e fuoco! Si pensava addirittura che fosse venuta la fine del mondo!).
Attila e gli Unni
Nel 445 gli Unni trovarono in ATTILA un grande capo. Egli riuscì ad estorcere agli imperatori romani tributi in oro altissimi; e riuscì a conquistare e saccheggiare molti territori (tra cui Milano).
Nel 451 però fu fermato da una coalizione di romani e Visigoti nella sanguinosa e decisiva battaglia dei CAMPI CATALAUNICI (altrimenti oggi l’Europa sarebbe romano-mongolica e non romano-germanica…).
Dopo che l’intera armata di Attila si fu ammalata nella pianura Padana e dopo un colloquio con papa Leone I Magno, il capo degli Unni decise di tornare nel centro del suo impero (in Bulgaria), dove l’anno dopo morì. Fu la fine della fortuna degli Unni.
La fine dell’Impero romano d’Occidente e l’inizio del Medioevo
Nel frattempo nessuno riusciva più a fermare le numerose tribù germaniche che oltrepassavano i confini dell’Impero romano (nel 455 Roma venne saccheggiata un’altra volta, dai Vandali).
Nel 475 salì al trono dell’Impero romano d’Occidente ROMOLO DETTO AUGUSTOLO (piccolo Augusto), un ragazzino di 13 anni: fu l’ultimo imperatore romano d’Occidente. Un anno dopo infatti (476 d.C.) un ufficiale germanico, ODOACRE, LO DEPOSE e ne prese il posto.
476 d.C. à fine dell’Impero romano d’Occidente
e inizio del Medioevo
Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/IIF/09%20crollo%20impero%20occidente.docx
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