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Le scoperte geografiche
La scoperta dell’America
Già nel XII e nel XIII secolo alcuni missionari e mercanti avevano osato affrontare l’ignoto, ad esempio Marco Polo che nel 1275 arrivò a Cambaluc(Pechino), dove fu trattenuto dal Gran Khan per 17 anni. Ma le vere scoperte innovative avvennero negli ultimi decenni del XV: il portoghese Bartolomeo Diaz, dopo aver costeggiato l’Africa Occidentale, raggiunse nel 1487 la punta estrema del continente, il Capo di Buona Speranza; lo spagnolo Vasco da Gama superò il Capo di Buona Speranza e arrivò a Calicut nel 1498; Anche Cristoforo Colombo si mise sulla via delle Indie, ma seguendo un’altra strada, quella d’occidente, così il 3 Agosto 1492 partì da Palos con le tre caravelle affidategli dai sovrani di Castiglia e d’Aragona e il 12 Ottobre raggiunse un isola delle Bahamas, San Salvador, credendo fosse un isola dell’arcipelago giapponese; solamente dopo i viaggi del fiorentino Amerigo Vespucci sì capì che quello toccato da Colombo era il nuovo continente; Ferdinando Magellano, esplorò navigando le coste dell’America Meridionale fino a pervenire allo stretto che porta il suo nome e all’oceano che egli battezzò Pacifico, di qui arrivò alle isole filippine dove trovò la morte per lo scontro con le popolazioni indigene, i superstiti continuarono il viaggio e ritornarono in Spagna (1522).
Le conquiste geografiche
1500: Alvares Cabral approdò in Brasile e ne prese possesso in nome del re di Portogallo.
1519-1521: Hernan Cortes conquista l’impero degli Aztechi(Nuova Spagna).
1531-1534: Francisco Pizarro s’impossessò dell’impero degli Incas(Nuova Pastiglia).
Non mancarono conflitti coloniali tra la Spagna e il Portogallo, così nel 1493 il papa spagnolo Alessandro VI tracciò una linea di demarcazione (raya) tra i domini spagnoli ad occidente e quelli portoghesi ad oriente, ovviamente la linea favoriva i propri connazionali, così gli scontri proseguirono fino al 1494, quando con il trattato di Tordesillas la linea fu spostata in favore dei Portoghesi. Sull’esempio di Spagna e Portogallo nel XVI secolo si mossero anche Francia, Inghilterra ed Olanda che riuscirono a costruire i propri imperi coloniali.
Conseguenze economiche
Il primo bilancio delle grandi scoperte realizzate va a netto favore del Portogallo rispetto alla Spagna. I Portoghesi, liquidata con la forza e con spietate repressioni la resistenza dei mercanti arabi operanti tra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano, pervengono a dominare il mercato delle spezie. Infatti essi poco a poco insediano una serie di scali commerciali nei punti nevralgici per il commercio delle spezie; Le prospettive aperte dalla prima e dalle altre spedizioni di Colombo alla Spagna sono meno favorevoli. Soltanto le conquiste di Cortes e Pizarro riequilibreranno in seguito il confronto commerciale fra Spagna e Portogallo. Ma il prezzo sarà salatissimo: la distruzione fino alla cancellazione di numerose civiltà, il massacro in massa degli oppositori, l'asservimento dei vinti. Le più importanti rotte commerciali europee, lentamente, si spostarono dal Mediterraneo all’oceano Atlantico:Lisbona, Siviglia, Rotterdam, Londra e, in seguito, Bordeaux e Amsterdam divennero, col tempo, porti maggiori di Genova, Venezia o Napoli.
L’Italia perse così gran parte della sua importanza commerciale. Gli scambi che si svilupparono grazie alle nuove rotte assunsero una dimensione mondiale. Nuovi prodotti, come il mais, il pomodoro, la patata, il cacao, il tabacco affluirono in Europa dal nuovo continente.
Il bilancio della conquista
Oggi sappiamo che il genocidio degli Indios oscilla tra il 75% e il 95%. I governi di Spagna e Portogallo, per ricompensare le banche che avevano sostenuto il peso finanziario della conquista, avevano adottato il terribile sistema delle encomiendas: aziende dove i coloni erano padroni di vita e di morte degli indigeni. Si affacciava sulla coscienza cristiana un difficile problema morale e teologico.
Fonte: http://classe1e.altervista.org/download/STORIA%20-%20Le%20scoperte%20geografiche.doc
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