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L’esercito di Roma combatté fino al IV a.C. secolo con lo schieramento della falange greca, e i soldati che lo formavano, erano perlopiù una milizia provvisoria ordinata secondo il censo. Secondo Tito Livio dal IV secolo in avanti Roma adottò la legione manipolare, la quale era molto più flessibile sul piano tattico della falange greca utilizzata precedentemente.
Roma disponeva in patria di due armate consolari; ognuna di esse formata da due legioni.
(Secondo Polibio) Una legio dispiegava una forza di 4200 legionari più di 300 equites, di solito disposti su 3 linee (i velites formavano una quarta linea sul fronte). Le linee erano formate da dieci manipoli disposti uno affianco all’altro, con uno spazio tra loro corrispondente alla larghezza di un manipulus.
Gli hastati (soldati giovani armati pesantemente con scutum - lo scudo -, il gladius, e due tipi diversi di pilum )formavano la prima linea, con i loro dieci manipoli disposti a intervalli regolari. I dieci manipoli dei principes ( soldati più anziani, più esperti degli hastati armati nel medesimo modo) erano collocati in modo tale da coprire questi spazi. Allo stesso modo i dieci manipoli dei triarii( soldati veterani armati di lancia, reminiscenza della falange greca) nella terza linea coprivano gli intervalli dalla seconda. Non conosciamo con esattezza la distanza tra le 3 linee. Sul retro della regione erano schierati i 300 equites.
L’intera legione, formata da 1200 hastati, 1200 principes, 600 triarii, 300 equites e 900 velites, Era comandata da sei tribuni militum.
MANIPULUS
Originariamente il termine manipolo indicava il fascio. Poiché nei primi tempi veniva utilizzato come stendardo un palo con un fascio di fieno attorno, il manipulus cominciò a indicare un’unità di soldati appartenenti allo stesso stendardo. Nella legione i manipulus erano 30, 10 per ogni classe di fanti. I manipoli di hastati e principes erano formati da 120 legionari, mentre quelli dei triarii da 60.
Ogni manipolo era diviso a metà in due centurie; dette centuria prior e centuria posterior; la centuria prior era accompagnata in battaglia da un signifer, da un cornicen, da un optio (ufficiale di retroguardia), tesserarius (comandante di guardia) e da un centurio prior(centurione anziano), la centuria posterior era accompagnata da un signifer, da un cornicen, da un optio (ufficiale di retroguardia), da un tessararius (comandante di guardia) e da un centrurio posterior (centurione giovane).
Unità formata da 30 equites, divisa in 3 sottounità ognuna delle quali comandata da un decurio e da un optio.
COMANDO IN BATTAGLIA
Il comando delle armate era affidato ai consoli ed ai pretori. La legione non aveva un comandate generale ed era diretta da 6 tribuni militari che provenivano dalla aristocrazia senatoriale. I compiti dei tribuni erano:
Nel qual caso due armate consolari fossero obbligate dagli eventi ad unirsi il comando sarebbe preso a giorni alterni dai 2 consoli.
Roma affiancava la propria potenza legionaria a grandi schieramenti (detti ali) di cavalieri e di fanti dei socii( degli alleati).
Fonte: http://cli09.altervista.org/sto_ColaBorgiaGuerrePuniche.doc
Sito web da visitare: http://cli09.altervista.org
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