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La Preistoria
La nostra Terra si è formata 5 miliardi di anni fa. Pian piano sulla Terra sono nate le prime forme di vita: all’inizio si trattava solo di organismi monocellulari; poi sono apparsi gli organismo pluricellulari (= fatti da più cellule), i vertebrati, i pesci (circa 440 milioni di anni fa), gli anfibi, i rettili e infine i primi mammiferi (circa 70 milioni di anni fa).
Appare la specie “Homo”
Dai primi PRIMATI si sono sviluppate da una parte le scimmie e dall’altra la specie HOMO (la nostra).
Ricorda! L’origine dell’uomo è da collocare in Africa (i resti del primo ominide, Lucy, sono stati ritrovati lì).
OMINAZIONE: è l’evoluzione che porta dai primati e dal primo ominide (l’Australopiteco) all’homo sapiens sapiens (noi).
Ecco qui sotto una tabella che ti fa vedere come si è evoluta e trasformata la specie homo.
Nome |
Quando appare |
Caratteristiche |
Australopiteco |
4 milioni di anni fa |
Comincia a camminare sui due piedi e ad usare le mani |
Homo abilis |
2 milioni di anni fa |
Era capace di usare le mani anche per produrre gli utensili che gli servivano. |
Homo erectus |
1,7 milioni di anni fa |
Scopre il fuoco. |
Homo sapiens |
Mezzo milione di anni fa |
Fu il primo a seppellire i cadaveri |
Homo sapiens sapiens |
Circa 150000 anni fa |
Siamo noi!
|
Perché l’uomo assume posizione eretta? Vivendo nella savana africana, con l’erba alta che impediva la visuale, non si rendeva conto di eventuali pericoli né riusciva ad orientarsi: è perciò spinto ad alzarsi e mettersi sulle zampe posteriori. Ciò poi porta anche a liberare le mani.
LA PREISTORIA
Preistoria = il periodo che viene prima della storia (periodo che inizia nel 3000 a.C. con l’invenzione della scrittura).
Il che vuol dire che nella preistoria documenti scritti non ce ne sono. Per questo le fonti che si usano sono fonti non scritte, come ossa, utensili, resti di abitazioni, sculture, ceramiche e... fossili.
Per ricostruire il passato bisogna dunque servirsi di alcune discipline, come l’archeologia (studio e ricerca dei resti del passato) e la paleontologia.
Paleontologia. La paleontologia è lo studio degli antichi esseri viventi, tramite i resti FOSSILI di animali e piante del passato.
Perché un resto diventi un fossile è necessario che si PIETRIFICHI (deve essere stato ricoperto da terra o ghiaccio, che ne impediscono la decomposizione). Ad esempio sono stati ritrovati mammut lanosi ancora conservati nel ghiaccio. Oppure diversi insetti conservati nell’ambra (una resina trasparente).
Dei dinosauri abbiamo a disposizioni solo scheletri pietrificati e orme fossili.
Lo studio dei fossili ci dà anche molte informazioni sul clima e sull’aspetto della terra (se trovo un fossile di animale marino in montagna, capisco che in quel luogo, un tempo, c’era il mare...).
Come si data un fossile?
Dalla Preistoria alla storia (fotocopia)
Come è comparsa la vita? La storia della Terra.
Domande per casa
Quando si passa dalla preistoria alla storia (data e motivo)?
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Cosa studia la paleontologia?
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Cosa è necessario che succeda perché un resto si conservi?
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Cosa è la stratigrafia?
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Metti in ordine di apparizione: rettili, meduse, ominidi, pesci, uccelli, scimmie
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I nostri primi antenati
I nostri antenati erano animali un po’ particolari. Impararono infatti ad usare OGGETTI (una semplice clava fatta d’osso) per cacciare. In questo modo anche i denti (non più usati per la caccia) divennero meno necessari, si rimpicciolirono; ciò comportò anche la trasformazione del cranio (e il cervello si sviluppò, divenendo sempre più grande).
Quindi: uso di oggetti per cacciare à rimpicciolimento dei denti à trasformazione del cranio à sviluppo del cervello
I primi passi a terra
Mentre le scimmie rimasero sugli alberi, i primi ominidi scesero a terra e cominciarono a camminare su due zampe (divennero BIPEDI). Ciò permetteva:
La scatola cranica divenne sempre più grande; il bacino invece non poteva modificarsi: ciò poteva creare problemi nel parto! La soluzione della natura fu questa: i neonati non nascono con le ossa del cranio completamente formate (nascono “immaturi” à per questo i “cuccioli d’uomo” hanno, molto più di altri animali, la necessità di anni di cure genitoriali!)
L’homo habilis
L’homo erectus
Homo sapiens
Tra gli homo sapiens, c’è il Neanderthal (dal posto in cui è stato ritrovato lo scheletro, vicino al fiume Neander).
L’homo di N. ha come caratteristiche:
Siamo tutti africani
Il N. non è il nostro antenato: esso si estinse.
In Africa, insieme all’homo sapiens, si stava evolvendo l’homo sapiens sapiens, il nostro antenato.
Perché in Africa? L’Africa era favorevole per il clima (clima più mite; l’Africa fu meno interessata dalle glaciazioni, lunghe fasi in cui domina il freddo glaciale à vedi anche cartina pag.23).
Caratteristiche DELL’HOMO SAPIENS SAPIENS:
Lettura: Si può parlare di “razze” umane?
Non si può parlare di razze umane, ciò è scientificamente sbagliato. I tratti somatici (del corpo, dell’aspetto) diversi non dipendono dall’appartenenza a una diversa razza, ma dalle condizioni climatiche dei vari luoghi. Al sole, ad esempio, la pelle per difendersi si scurisce: così in Africa, per adattarsi all’ambiente naturale, la pelle, nel corso dei millenni, si è scurita. Per fare un altro esempio, gli Eschimesi hanno occhi come fessure per non esporli al vento e alla luce forte dei riflessi sulla neve.
Ovviamente, le differenze nell’aspetto non sono differenze nell’intelligenza.
Una parola chiave: evoluzione.
L’evoluzione è l’insieme di piccoli cambiamenti che fanno sì che una specie si adatti meglio all’ambiente. Si tratta ovviamente di un processo molto lungo. Il principale artefice (=creatore) di questa idea è Darwin, che ha scritto un libro intitolato L’origine della specie. Qui spiega che l’evoluzione è il risultato della selezione naturale (sopravvivono gli individui più adatti all’ambiente in cui vivono): essi trasmettono poi le loro caratteristiche genetiche alla prole.
La teoria di Darwin si chiama EVOLUZIONISMO.
Una teoria completamente opposta è il CREAZIONISMO (per cui gli individui e l’uomo sono stati creati da Dio; si fa riferimento alla Genesi della Bibbia).
Le età della Preistoria
Dividiamo la Preistoria in tre periodi:
Da quando l’uomo comincia a utilizzare la pietra scheggiata inizia la cosiddetta ETÀ DELLA PIETRA ANTICA O PALEOLITICO:
L’età neolitica (pietra nuova) o della pietra levigata
Quando? Dall’8000 al 4000 a.C.
15000 anni fa il clima della Terra migliorò (divenne più caldo e umido); questo permise l’evoluzione umana, soprattutto nella cosiddetta “mezzaluna fertile” (fig. pag.25), un luogo caratterizzato da grandi fiumi.
In questo periodo (neolitico) ci fu la RIVOLUZIONE AGRICOLA: gli uomini inventarono agricoltura e allevamento. La scoperta dell’agricoltura è infatti stata fondamentale e ha cambiato totalmente la vita dell’uomo.
Quali furono le conseguenze della scoperta di agricoltura e allevamento?
Il lavoro si specializza
Con agricoltura e allevamento il tempo non doveva essere usato solo per procacciarsi cibo. Nascono così ALTRI LAVORI: si costruiscono recipienti o vestiti, si comincia a scambiarsi i prodotti… sintetizzando:
Le classi sociali
Nei villaggi ognuno si specializzò in un mestiere. Così nessuno fu più uguale agli altri.
C’era chi si arricchiva col commercio. C’erano i GUERRIERI, importanti perché difendevano i villaggi. E, con la nascita della religione, i più anziani e saggi, i SACERDOTI, furono considerati importanti perché interpreti della volontà divina (di solito i sacerdoti amministravano anche le scorte di cibo, custodite nei magazzini del tempio).
CONTADINI E ALLEVATORI (che erano poveri) invece erano considerati all’ultimo posto della scala sociale.
Lettura – Vivere come schiavi, vivere come donna
L’età eneolitica o della pietra e dei metalli
L’età eneolitica si può considerare come la parte finale del neolitico.
L’uomo, circa 6 mila anni fa, scoprì che alcune rocce (se scaldate ad altissima temperatura) potevano fondere. In questo modo l’uomo ottenne il RAME, che una volta raffreddato e forgiato poteva essere usato per creare armi, utensili e ornamenti.
Seconda scoperta: il rame mescolato allo stagno dava origine al BRONZO (età del bronzo: 3500-1500 a.C.).
In questo periodo inoltre gli uomini cominciarono a costruire, radunando enormi pietre, templi e monumenti funebri (megaliti come i dolmen, vedi fig. sul libro a pag.29)
Poi l’uomo cominciò a lavorare anche il FERRO (ci arrivò dopo, perché il ferro fonde a temperature ancora più alte); siamo attorno al 1500 a.C.
Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/IF/02%20La%20Preistoria.docx
Sito web da visitare: http://www.sdstoriafilosofia.it
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