Prima guerra mondiale storia

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Prima guerra mondiale storia

La prima Guerra Mondiale

1914: ci sono tutte le premesse per lo scoppio della guerra:
rapporti tesi fra le grandi potenze → Austria contro Russia, Francia contro Germania, Germania contro Inghilterra (per la supremazia navale);
corsa agli armamenti;
spinte pro-guerra nei singoli paesi;
inasprimento della concorrenza economica.

La Germania mirava a ridisegnare la mappa della supremazia politica, dal momento che il suo peso politico era inferiore al peso industriale, commerciale e finanziario che aveva acquistato negli ultimi decenni. Il governo di Berlino non credeva nella solidità dell’Intesa (Inghilterra, Francia e Russia) e dava per scontata la neutralità dell’Inghilterra, troppo impegnata nel difficile problema irlandese. Riteneva pertanto che l’occasione fosse propizia per battere la Duplice franco–russa e porre su salde basi la propria potenza mondiale. Il piano, che il generale von Moltke aveva ereditato dal suo predecessore von Schlieffen, affidava alle deboli forze di von Prittwitz nella Prussia Orientale e agli Austro-Ungarici l'incarico di contenere i Russi, mentre lo sforzo principale sarebbe stato operato immediatamente verso la Francia.

La reazione austro-ungarica all’assassinio dell’arciduca fu sproporzionata al fatto in sé. E' più verosimile pensare che l'Austria-Ungheria mirasse a servirsi dell’incidente per risolvere una buona volta a suo favore la questione balcanica e liberarsi per sempre dell’ingombrante Serbia, ritenuta responsabile dell'instabilità della regione in quanto forza emergente nei Balcani. Il piano austro-ungarico, elaborato dal Conrad, prevedeva l'eliminazione rapida della Serbia e un attacco alla Russia dalla Galizia.

La Francia sognava la rivincita contro la Prussia che la aveva umiliata nel 1870 e ancora di più rivoleva i territori dell'Alsazia e Lorena persi nel 1871. Il piano francese prevedeva un'offensiva generale in Lorena, partendo dai due lati delle fortificazioni di Metz

Woodrow Wilson giustificò l’intervento degli USA con il motivo che la democrazia era ormai in pericolo ovunque e che la Germania aveva annunciato un attacco sottomarino indiscriminato contro tutte le navi dirette ai porti nemici, violando i diritti dei paesi neutrali.

 

L’Austria cercava di estendere il proprio dominio sull'intera penisola balcanica (ai danni della Serbia).
La Serbia difendeva la propria indipendenza e rivendicava la fine del dominio austro-ungarico sulle regioni abitate da serbi e da altri popoli slavi nella penisola

28 giugno 1914: uno studente bosniaco uccide l’erede al trono d’Austria, Francesco Ferdinando, a Sarajevo.

23 luglio 1914: l’Austria invia un ultimatum alla Serbia.
La Russia da il suo appoggio alla Serbia, la quale accetta solo in parte l’ultimatum.

28 luglio 1914: l’Austria dichiara guerra alla Serbia.
La Russia quindi ordina la mobilitazione delle forze armate, anche per previnere un eventuale attacco tedesco. La Germania interpreta ciò come un atto di ostilità.

31 luglio 1914: la Germania dichiara guerra alla Russia, in seguito al rifiuto dell’ultimatum.

1 agosto: la Francia, legata alla Russia da un trattato di alleanza militare, mobilita le forze armate.

3 agosto: la Germania dichiara guerra alla Francia.
La Germania sperava che l’attacco alla Francia fosse rapido, e per questo voleva passare attraverso il Belgio, anche se questo era neutrale, per attaccare la Francia da nord-est.

5 agosto: la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania, perchè era scossa dalla violazione della neutralità belga.

Allo scoppio della guerra l’Italia si dichiarò neutrale; in seguito però le forze politiche e l’opinione pubblica si divisero in tre fazioni sul problema dell’intervento in guerra:
Interventisti→ sinistra democratica, nazionalisti, liberal-conservatori, borghesi
Neutralisti→ gran parte dei liberali, con a capo Giolitti, cattolici, socialisti.
Contrari → masse operaie e contadine

La guerra segnò la fine dell’Internazionale socialista, che si era sempre battuta contro la guerra; l’esaltazione del nazionalismo travolse l’ideale della solidarietà internazionale.
I due schieramenti erano: Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Impero Ottomano) VS. Intesa (Inghilterra, Francia e Russia).

I tedeschi ottennero clamorosi successi iniziali e si attestarono ai primi di settembre lungo la Marna, vicino Parigi.  Il piano da loro utilizzato era il piano Schlieffen, che prevedeva prima un attacco massiccio alla Francia e poi contro i russi.
La Francia però contrattacca e allontana i tedeschi.
Sul fronte orientale i tedeschi sconfissero i russi a Tannenberg e sui Laghi Masuri; i russi però riuscirono ad invadere l’Ungheria
La guerra si configurò come una guerra di logoramento.

Gli austriaci riusciro a sconfiggere i serbi e ad entrare a Belgrado, venendo però subito respinti.

1915:

Maggio 1915: l’Italia entra in guerra.

L’esercito austro-tedesco vinse sui russi, anche se il governo russo non è ancora costretto alla pace.
Gli austriaci devono far fronte all’esercito italiano sull’Isonzo, che si è schierato a fianco dell’Intesa.

La guerra sottomarina dei tedeschi spinge gli inglesi a decretare il blocco commercialedella Germania; inoltre, a causa dell’affondamento del piroscafo americano Lusitania, i rapporti con gli Usa si deteriorano.

L’Impero ottomano approfitta della guerra contro Russia e Francia per organizzare il genocidio degli Armeni, popolo cristiano che rivendicava l’autonomia dal dominio turco.

1916:

La Germania attacca la roccaforte di Verdun.

L’Austria avvia una spedizione punitiva contro l’esercito italiano guidato dal generale Cadorna (Strafexpedition). L’Italia però riesce a conquistare Gorizia→ VIII battaglia dell’Isonzo

Gli inglesi attaccano sulla Somme.

I russi constringono gli austriaci alla ritirata.
La Romania attacca l’Austria, ma subito Austria e Germania reagiscono e portano alla caduta di Bucarest.

I tedeschi fanno affondare un altro piroscafo americano, il Sussex, e gli Usa minacciano di rompere con essi le relazioni diplomatiche.

La flotta tedesca cerca di spezzare il blocco britannico nella battaglia dello Jutland, ma viene sconfitta.

Si fanno però sempre più numerose le richieste di pace nelle conferenze dell’Internazionale socialista, facendo appello ai popoli perchè rifiutino l’appoggio ai governi e impongano la pace.
Le trattative di pace però falliscono e la guerra continua.

1917:

3 fatti mutano il corso della guerra e della storia:

Marzo: rivoluzione in Russia→ uno sciopero generale degli operai di Pietrogrado si trasforma in una manifestazione politica contro il regime zarista.
Lo zar abdica e viene poi arrestato. La Russia si preparava al collasso militare.

Aprile: l’intervento americano→ gli Stati Uniti decidono di entrare in guerra contro la Germania, a causa della sua guerra sottomarina.

Il malessere delle truppe→ si intensificano le manifestazioni di insofferenza popolare contro la guerra e gli ammutinamenti.

24 ottobre 1917: disastro di Caporetto→ l’esercito austro-tedesco approfitta della disponibilità di truppe provenienti dal fronte russo per attaccare l’esercito italiano e avanzare nel Friuli.
Il rimanente dell’esercito italiano riesce poi ad attestarsi sulla nuova linea difensiva del Piave.
Al generale Cadorna succede Armando Diaz.
Dopo la disfatta però il senso di coesione patriottica aumentò e le forze politiche del nuovo governo di Vittorio Emanuele Orlando erano concordi tra loro.

6-7 novembre 1917: rivoluzione d’ottobre→  in Russia i bolscevichi prendono il potere; il nuovo governo rivoluzionario, presieduto da Lenin, decise di terminare la guerra e firmò l’armistizio con gli Imperi centrali.
3 marzo 1918: pace di Brest-Litovsk→ la Russia dovette accettare tutte le dure condizioni imposte dai tedeschi, come la perdita di grandi parti del territorio.

Gli stati dell’Intesa accentuarono il carattere ideologico della guerra, presentandola come una crociata della democrazia contro l’autoritarismo, contro i disegni egemonici dell’imperialismo tedesco.
QUESta concezione della guerra ebbe come sostenitore anche il presidente americano Wilson, che delineò le linee della sua politica in un programma di pace in 14 punti; in uno di essi si auspicava un nuovo organismo internazionale, la Società delle nazioni.

Giugno 1918: l’esercito tedesco è sulla Marna e attacca Parigi.
Attacca anche l’esercito italiano sul Piave, ma viene respinto.
Anche l’offensiva tedesca si affievoliva.
Gli anglo-francesi si giovano dell’apporto degli Usa.

Agosto 1918: battaglia di Amiens→ l’Intesa sconfigge i tedeschi.
Anche gli alleati tedeschi stavano crollando; ad ottobre l’Austria-Ungheria subirono la crisi finale

Gli Austriaci sono sconfitti dall’Italia nella battaglia di Vittorio Veneto.
3 novembre 1918: armistizio di Villa Giusti con l’Italia.

In Germania una parte della flotta tedesca si ammutinò e diede vita, assieme agli operai della città, ad un moto rivoluzionario. Capo del governo venne nominato Ebert, mentre il Kaiser e l’Imperatore d’Austria furono costretti a fuggire.
La Germania aveva perso la guerra.

 

Fonte: https://sociologiaunipi.files.wordpress.com/2013/03/riassunti-storia-contemporanea-sabbatucci-vidotto.doc

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