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Alla fine del settembre 1943 la penisola italiana era divisa politicamente in due: il Centro-Nord, governato dalla Repubblica di Salò, fondata da Mussolini e sostenuta dai tedeschi mentre
il Sud e parte del centro continuava a essere sotto il Regno d’Italia, appoggiato dagli Alleati.
Alcuni italiani continuarono a sostenere Mussolini, molti altri invece si schierarono contro i fascisti e i tedeschi diventando “Partigiani”, dando inizio alla Resistenza, fenomeno complesso in cui secondo molti studiosi si intrecciano tre diversi conflitti:
Tuttavia la Resistenza fu caratterizzata soprattutto dal fatto che ci fu un impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, cattolici, liberali, repubblicani, anarchici).
Fra il settembre e il dicembre del 1943 diverse bande partigiane entrarono in azione al Centro e soprattutto al Nord, sulle montagne e in campagna.
La Resistenza agiva soprattutto con sabotaggi, azioni di disturbo, attentati, a cui però i tedeschi risposero con feroci rappresaglie ai danni della popolazione civile, come successe a Roma (strage delle Fosse Ardeatine) e nella cittadina di Boves.
Inizialmente i gruppi partigiani, costituiti per la maggior parte da operai, contadini, studenti e giovani che non avevano risposto alla chiamata alle armi della repubblica di Salò, si formarono in modo spontaneo e casuale, successivamente si aggregarono in base all’orientamento politico dei loro membri:
Oltre alle bande che si riconoscevano in una forza politica vi erano inoltre delle formazioni autonome, le quali rifiutavano il comando o l’assimilazione a partiti ed erano composte per la maggior parte da truppe militari, che in seguito alla firma dell’armistizio del settembre 1943 non seguirono la costituzione della repubblica fascista.
Inoltre si costituì a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), il quale serviva per coordinare le azioni dei partigiani.
Gli esponenti del CLN erano divisi sulla questione istituzionale, cioè sulla sorte della monarchia italiana, i comunisti e socialisti sostenevano che la monarchia avesse favorito la presa del potere di Mussolini facendo entrare in guerra l’Italia, per questo loro appoggiavano il costituire una repubblica. I cattolici e i liberali invece erano favorevoli al mantenimento della monarchia, soluzione appoggiata anche dagli Alleati.
Nel marzo 1944 il segretario del partito comunista Togliatti trovò la soluzione, a Salerno tenne un discorso in cui dichiarò che per il momento era necessario unire tutte le forze per liberare l’Italia e che a guerra finita il popolo avrebbe deciso attraverso un referendum la sorte della monarchia.
Nel 1944 il numero dei partigiani aumentò notevolmente fino a raggiungere i 100.000 riuscendo così, con l’aiuto degli Alleati, a liberare la capitale nel giugno 1944.
La resistenza visse un momento difficile tra il 1944 e il 1945; la marcia degli alleati verso il Nord si arrestò sulla linea gotica, il generale inglese Alexander comunicò che l’offensiva sull’Appennino tosco-emiliano veniva sospesa e invitò i partigiani a interrompere le loro operazioni.
Il proclama Alexander suscitò polemiche e contrasti tra i capi della Resistenza, gli Alleati e il governo di Roma. Le forze partigiane continuarono la lotta per la liberazione nonostante l’invito a cessare i conflitti, ma la situazione si fece difficile a causa degli scarsi aiuti inviati dagli Alleati.
Nella primavera del 1945 gli anglo-americani, sotto il comando del generale Clark ripresero l’offensiva e aumentarono i rifornimenti ai partigiani: riuscirono a liberare Bologna, mentre Genova difendeva il porto, il 25 aprile a Milano la popolazione insorse e gli operai occuparono le fabbriche.
Mussolini, costretto alla fuga, cercò di rifugiarsi in Svizzera, ma, riconosciuto da un gruppo di partigiani, fu fatto prigioniero e successivamente fucilato a Dongo sul Lago di Como. Il suo cadavere fu esposto a piazzale Loreto, a Milano.
Con l’arrivo delle truppe sovietiche, il 30 aprile invece Hitler morì suicida nel suo bunker.
In alcune zone del Nord si combattè fino al 7 maggio del 1945.
Fonte: https://eliscuola.files.wordpress.com/2014/03/la-resistenza-in-italia.doc
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Autore del testo: Mapelli
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