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La rivoluzione inglese
Cronologia dei “sovrani” inglesi |
|
1603 |
Muore Elisabetta I, ultima dei Tudor |
1603-1625 |
Giacomo I Stuart |
1625-1649 |
Carlo I Stuart (messo a morte dal Parlamento) |
1649-1660 |
Repubblica: Cromwell |
1660-1685 |
Carlo II Stuart |
1685-1688 |
Giacomo II Stuart (dichiarato decaduto) |
1688- 1702 |
Guglielmo III d’Orange e Maria Stuart (figlia di Giacomo II) |
Tra l’avvento della monarchia Tudor (vedi guerra delle Due rose) e la morte di Elisabetta I (1603) l’Inghilterra avviò un processo di trasformazione sia dell’economia che della struttura sociale.
Classi sociali inglesi
Approfondimenti
Classi, ceti, ordini…
Gli uomini non godevano tutti degli stessi diritti, ma c’era chi godeva di determinati privilegi. La legge stessa stabiliva questi privilegi, sicché non possiamo dire che la società di allora fosse divisa in classi, piuttosto in ordini (detti anche ceti o stati).
Il Parlamento inglese
In Inghilterra il re non può promulgare nuove leggi né imporre nuove tasse senza l’accordo del Parlamento.
Il Parlamento inglese era tradizionalmente diviso in due Camere:
Le questioni religiose |
In Inghilterra ci sono profondi contrasti religiosi.
Il regno di Giacomo I (1603-1625)
Nel 1603 muore Elisabetta I Tudor, senza eredi.
Il trono inglese passa così nelle mani del re di Scozia, Giacomo I Stuart. Inghilterra (anglicana), Irlanda (cattolica) e Scozia (calvinista) si trovano così sotto un unico sovrano.
Giacomo I:
Carlo I (1625-1649)
L’Inghilterra stava affrontando una guerra contro la Spagna ed intervenne anche in aiuto degli ugonotti francesi: ma per finanziare una guerra ci vuole denaro e il Parlamento si rifiutò di concederlo a meno che Carlo I, il nuovo sovrano, non avesse abbandonato la politica assolutistica del padre.
Dopo che la guerra in Francia si fu risolta con un fallimento, il Parlamento votò la Petizione dei Diritti (1628), un documento in difesa dei diritti dei cittadini e delle Camere. Si affermava:
Come reagì Carlo I? Con lo scioglimento del Parlamento.
Quindi dovette cercare finanziamenti altrove, ad esempio vendendo titoli nobiliari o ricorrendo ad antiche tasse che il Parlamento non controllava (come la ship-money).
Inoltre prese una decisione impopolare, nominando guida della Chiesa anglicana Laud, uno dei suoi sostenitori alla Camera dei Lords. E quando Carlo I cercò di imporre la sua politica religiosa alla Chiesa scozzese, la Scozia insorse, battendolo con le armi.
Quindi:
Siamo nel 1640, la Scozia, lo abbiamo visto, è insorta. Carlo I ha necessità immediata di finanziamenti e deve convocare il Parlamento. Ma il Parlamento non è per nulla accomodante: vuole l’abolizione della ship-money e la piena conferma dei diritti delle Camere.
A Carlo I non restò che sciogliere subito il Parlamento (“Corto Parlamento”).
Ma la rivolta scozzese non si fermò e Carlo I fu costretto a riconvocare il Parlamento: si tratta del cosiddetto “Lungo Parlamento”, in quanto durò fino al 1653.
Il “Lungo Parlamento”:
Nel 1641 insorsero i cattolici irlandesi. Carlo I chiese al Parlamento la creazione di un esercito più forte: ma un esercito molto potente nelle mani del sovrano faceva paura al Parlamento. Così le Camere approvarono la cosiddetta “Grande rimostranza”, in cui si chiedeva:
Carlo I abbandonò Londra preparandosi a un’azione di forza contro il Parlamento: era l’inizio della GUERRA CIVILE.
La guerra civile |
Inizialmente ebbe la meglio Carlo I. Poi il Parlamento affidò il suo esercito a un esponente della gentry, Oliver Cromwell. Sotto di lui, che riorganizzò l’esercito, il parlamento costrinse il re a consegnarsi (1646).
Ma lo schieramento antimonarchico si divise:
Emerse anche la richiesta di un suffragio universale: ad esso erano, ad esempio, favorevoli i “livellatori” che volevano:
Nacque anche il movimento degli “zappatori”, così chiamati perché occupavano e coltivavano le terre lasciate incolte dai proprietari nobili: essi volevano l’abolizione dei diritti di proprietà sulle campagne e la condivisione dei beni tra tutti gli uomini.
Cromwell schiacciò l’agitazione radicale nelle file dell’esercito e lo condusse contro gli scozzesi che Carlo I era riuscito a mettere dalla sua parte: il sovrano venne arrestato, il Parlamento epurato da tutti coloro che volevano un accordo con il monarca.
Il “Parlamento tronco” fece poi processare il re, che venne condannato a morte: il 30 gennaio 1649 Carlo I fu così decapitato. Venne contestualmente proclamata la Repubblica unita di Inghilterra, Irlanda e Scozia (o Commonwealth).
La dittatura di Cromwell |
Per un certo periodo, dunque, l’Inghilterra non ebbe alcun re: a governare fu Cromwell stesso, nominato Lord protettore. La sua, vista anche la situazione delicata, fu più che altro una dittatura militare, basata sulla sua forte personalità e sulle sue capacità. Una volta morto, il figlio Richard, nominato suo successore, non riuscì a mantenere le redini del Paese.
Si arrivò così alla restaurazione della monarchia. Un nuovo Parlamento dichiarò che il governo era formato: 1) dal re; 2) dalla Camera dei Lords e da quella dei Comuni. Inoltre approvò una mozione per invitare Carlo II (figlio di Carlo I) a rientrare in patria dal suo esilio.
Il ritorno degli Stuart |
Ma i rapporti tra monarchia e Parlamento rimasero tesi. E scoppiarono di nuovo definitivamente quando il trono passò al fratello di Carlo II, Giacomo II (1685-88), cresciuto in Francia e educato al cattolicesimo. Giacomo infatti mise in atto una politica antiprotestante, volta a restaurare la religione cattolica in Inghilterra.
E quando Giacomo ebbe un erede maschio (si profilava dunque una dinastia cattolica in Inghilterra…) il Parlamento decise di offrire la corona a Guglielmo d’Orange, sposo di Maria Stuart, figlia protestante di Giacomo II.
Nelle discussioni che ci furono il Parlamento si divise in due schieramenti, in due partiti (una grande novità, nella politica europea):
Ancora oggi si indicano con questi termini i liberali e i conservatori inglesi.
La Gloriosa Rivoluzione |
Guglielmo d’Orange, dietro cui stava tutta la potenza dei mercanti olandesi e quella della Lega di Augusta, sbarcò in Inghilterra nel 1688, costringendo Giacomo II alla fuga.
Il Parlamento riconobbe Gugliemo e Maria come legittimi sovrani: Guglielmo per volontà della nazione (come chiedevano i Whigs) e Maria in virtù del diritto dinastico e divino (come chiedevano i Tories).
Inoltre, nel 1689, emanò la “Dichiarazione dei diritti” che:
Nasceva così la monarchia parlamentare inglese.
Da sapere (argomenti essenziali):
Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/2015%20IVB/03%20La%20rivoluzione%20inglese.docx
Sito web da visitare: http://www.sdstoriafilosofia.it
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