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Tutti i modelli delle Scarpe da Donna
Décolleté ? Le scarpe col tacco per eccellenza, sono chiuse e presentano un'ampia scollatura sul dorso del piede. I primi modelli avevano un tacco largo, che nel tempo è diventato sempre più sottile ed elegante.
Ballerine ? Sono scarpe chiuse, di solito senza tacco, che prendono appunto il loro nome dalle scarpine da ballo degli anni Sessanta.
Stivali ? Sono calzature chiuse che avvolgono la gamba, proposte dai diversi stilisti nelle più diverse varianti. Possono arrivare alla caviglia, al polpaccio, al ginocchio o anche alla coscia, esitono modelli per tutte le occasioni, da quelli più sportivi con tacco basso a quelli da sera con tacchi vertiginosi.
Zeppe ? Scarpe divenute di gran moda negli anni Quaranta, hanno una suola rialzata che prende tutta la lunghezza della scarpa senza alcuno stacco. Di solito la zeppa è fatta in materiali come sughero, legno o corda.
Sabot ? Scarpe in origine fatte esclusivamente in cuoio e con la suola in legno, sono calzature chiuse avanti e aperte sul tallone.
Infradito ? Rivisitazione delle scarpe giapponesi, lasciano il piede scoperto e sono caratterizzate da due strisce che partono dai due lati del piede e si congiungono fra l'alluce e l'indice. Vengono proposte in gomma da mare o in alri materiali ed impreziosite per la sera.
Peep-Toe ? Sono le 'scarpe con il dito che sbircia', solitamente hanno il tacco alto ma negli ultimi anni sono state fatte anche in versione rasoterra o con il tacco basso. Hanno uno stile retrò e si sono una scarpa perlopiù estiva, anche se sempre più spesso vengono riproposte anche nelle collezioni autunno-inverno.
Open-Toe ? Sono scarpe aperte avanti, di solito con il tacco, con un'apertura più ambia ripetto alle Peep-toe.
Cap-Toe - Celebre modello ideato alla fine degli anni '50 da Coco Chanel, sono scarpe bicolori caratterizzate dal connubio del bianco e nero. Rivisitate negli anni dai maggiori stilisti e proposte nei colori più diversi.
Chanel ? Modello di scarpa ideata dal genio di Coco Chanel da cui prendono il nome. Sono simili alle decollete ma lasciano il tallone scoperto avvolto solo da un sottile cinturino.
Sandali ? Sono le calzature più antiche della storia, ma al giorno d'oggi sono scarpe per lo più estive che lasciano il piede quasi completamente scoperto.
Mary Jane ? Sono le scarpe sinbolo del fenomeno giapponese delle Gothic Lolita, prendono il nome da uno dei personaggi simbolo del marchio Brown Shoe Company. Sono contraddistinte da uno o più cinturini ceh abbracciano il collo del piede.
Sneakers ? Sono le classiche scarpe da ginnastica, originariamente utilizzate esclusivamente per un uso sportivo, ma negli ultimi anni sono rivisitate da molti stilisti anche in versione più elegante e sono diventate uno dei modelli di maggior tendenza sia da uomo che da donna.
Le taglie delle scarpe variano a seconda del paese anche se possono subire leggere variazioni a seconda del modello o della marca. Ecco una tabella con le misure delle calzature nei diversi paesi.
La suola è la parte inferiore della calzatura a diretto contatto con il terreno. È la parte principale di una calzatura, destinata a proteggere la pianta del piede.
Le suole sono state realizzate per secoli in legno, per gli zoccoli, in paglia o altre fibre intrecciabili per sandali e ciabatte, in cuoio o in gomma; con l'invenzione delle materie sintetiche si cominciarono ad usare mescole di tecnofibre.
Nelle scarpe e stivali è collegata alla tomaia con incollaggio o cucitura, manuale per le scarpe più costose. Alla sua parte posteriore si applica il tacco. Il punto più stretto posto tra il tacco e la punta della suola di una scarpa prende il nome di fiosso.
Per aumentare la vita utile della scarpa, può essere incollato un materiale antisuola. Il trattamento può essere ripetuto più volte, quando la protezione risulta consumata. Il materiale può essere gomma in lattice, ed è applicato anche al tacco.
Soletta, parte interna che fa da intercapedine tra la suola e la tomaia in una scarpa
La tomaia o tomaio è la parte superiore di una calzatura. Il materiale più comunemente usato per realizzarla è il cuoio, la plastica, la pelle o il tessuto. È formata da un pezzo sagomato, attaccato alla suola tramite cucitura o incollaggio. Il suo nome deriva dalla parola greca tomàrion che significa pezzetto tagliato.
Se la tomaia non è realizzata in un unico pezzo è costituita da:
Quando la tomaia non copre completamente il piede o è ritagliata con larghe fessure la calzatura è da considerarsi un sandalo.
Il tacco è una prominenza della suola della calzatura posta sotto al calcagno. La sua funzione principale è quella di aumentare l'equilibrio, ma vi sono anche ragioni estetiche, come quella di aumentare la statura o di dare slancio al polpaccio. Si trova applicato a: scarpe, stivali o sandali.
I materiali con i quali si realizza il tacco sono: cartone, recuperi del cuoio, plastica e gomma con la funzione di isolante. Gli strati sono incollati uno sopra l'altro. Il cartone è utilizzato perché è un materiale più economico e più leggero rispetto alla vera pelle. Se il tacco è realizzato in cartone, solitamente viene posto un penultimo strato di pelle e l'ultimo di gomma. Sia con un tacco di vero cuoio, che di cartone, la gomma è applicata all'ultimo strato, a contatto con il terreno, per proteggere la pelle e/o il cartone dall'umidità e dalla pioggia, assicurando una maggiore durata della scarpa.
Nelle calzature maschili il tacco è generalmente basso, alto non oltre i 3 cm, con poche eccezioni. Può essere rinforzato con una placchetta metallica per evitare l'usura o per produrre rumore nel caso di alcuni tipi di danza come il tip tap o lo step. Negli stivali da cowboy oltre ad una maggiore altezza il tacco ha una forma particolare, inclinata in avanti verso la punta, per evitare di infilare lo stivale eccessivamente nella staffa col rischio di rimanervi incastrato.
I tacchi delle calzature femminili presentano tutte le altezze, da pochi centimetri fino agli 8 cm, con finalità estetiche: per ottenere l'effetto ottico di allungamento della gamba, dare risalto alla caviglia e maggior eleganza al piede. Ovviamente maggiore è l'altezza del tacco e minore è la stabilità della calzatura e la sicurezza dell'incedere.
Fra i tacchi alti vi sono anche i tacchi a spillo, che raggiungono fino a 12 cm di altezza e convergono su una molto piccola superficie di base (rinforzata a volte da dischi metallici alla base). La loro comparsa risale agli anni '50 ed è di origine italiana. Un loro primo uso è stato visto ai tempi di Luigi XIV.
Il punto più stretto della suola di una scarpa, posto tra la punta e il retro in prossimità del tacco, prende il nome di fiosso.
Fonte: http://docentiold.unimc.it/docenti/dominique-guillemant/2013/lingua-francese/francese-3/Modelli%20di%20scarpe.doc/at_download/Modelli%20di%20scarpe.doc
Sito web da visitare: http://docentiold.unimc.it
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