Viaggi di scoperta

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Viaggi di scoperta

I viaggi di scoperta
Verso la metà del 1400 c’è la necessità di trovare nuove rotte commerciali.
Cosa si commerciava? Si commerciava soprattutto:

  • spezie (perché occupano poco posto, ma costano tanto; servivano poi per molte cose: per la conservazione dei cibi,  ma anche come medicinali)
  • e merci di lusso (oro, stoffe, colori ecc.)

Con chi commerciavano i grandi Stati europei? Soprattutto con l’Oriente.
Quindi c’era la necessità di trovare una nuova “via per le Indie” (=Oriente).
Infatti, prima il viaggio verso l’Oriente veniva fatto da carovane via terra: ma era un viaggio lungo e rischioso, che attraversava diversi Stati (come l’Impero Ottomano). Per questo era necessario trovare strade alternative, via mare.

I re dei vari Stati (soprattutto Portogallo, Spagna e Inghilterra) decidono allora di finanziare diverse spedizioni. I primi grandi esploratori e navigatori furono:

  • Enrico il Navigatore (fine 1300)
  • Bartolomeo Diaz, che nel 1450 doppia il Capo di Buona Speranza
  • Vasco da Gama, che nel 1497 fa la prima circumnavigazione dell’Africa, arrivando in India

Il portoghese Vasco da Gama aveva raggiunto le Indie passando sotto l’Africa. Il genovese Cristoforo Colombo propose ai regnanti spagnoli (Isabella di Castiglia e Fernando d’Aragona) di fare un viaggio non verso est, ma attraverso l’oceano Atlantico, verso ovest. Colombo era infatti convinto che andando verso ovest avrebbe comunque raggiunto le Indie (ancora non sapeva che in mezzo avrebbe trovato l’America!).
Nessuno ci aveva mai provato, perché non si era neppure sicuri che la Terra fosse sferica! Si pensava che al di là dello stretto di Gibilterra ci fosse solo mare!
Comunque sia, Isabella, scommettendo sulla promessa di Colombo (che aveva detto che avrebbe portato moltissimo oro), gli dà le tre caravelle (la Nina, la Pinta e la Santa Maria).
Le tre navi partono da Palos il 3 agosto 1492. Il 12 ottobre 1492 Colomba sbarca a San Salvador, a Cuba, nelle isole Antille, credendo di essere arrivato in India.
Colombo poi farà altre tre spedizioni, sempre convinto di approdare nelle Indie.

Chi per primo ebbe la certezza di non essere arrivato in India, ma in un altro continente è il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci (1501). In suo onore, il continente appena scoperto, venne chiamato America.

Dopo Colombo le spedizioni si moltiplicarono: tutte le grandi nazioni cominciarono a fare a gara, per esplorare e conquistare i nuovi territori, cercando oro e nuove ricchezze.
Tra i grandi navigatori ricordiamo:

  • Giovanni e Sebastiano Caboto
  • Giovanni da Verrazzano e soprattutto...
  • Ferdinando Magellano che fece la prima circumnavigazione del globo terrestre (1519-22)

I conquistadores
Tutti gli Stati dell’America del sud sono di lingua spagnola. Ciò dipende proprio da chi ha colonizzato questi luoghi nel 1500.
L’America del sud, infatti, è stata colonizzata quasi tutta dalla Spagna. Il Brasile, scoperto da Cabral, è stato colonizzato dai portoghesi.
“Conquistadores” è il nome dato agli avventurieri, di solito spagnoli, che penetrano all’interno del nuovo continente scoperto (l’America) per impossessarsene.
Essi erano spesso:

  • nobili decaduti e avventurieri
  • in cerca di fortuna e di oro.
  • e senza scrupoli (nei confronti delle popolazioni che incontravano).

I territori dell’America non erano infatti disabitati: nel Sud America c’erano tre grandi civiltà:

  • in Messico c’erano gli Aztechi (il cui capo è Montezuma); sarà Cortes a conquistare questa parte d’America
  • nel centro America c’erano i Maya
  • nel Perù c’erano gli Incas; sarà Pizarro a conquistarli

 

Le civiltà precolombiane
In America c’erano 3 grandi civiltà: i Maya, gli Incas e gli Aztechi.
Sono circa 80 milioni di persone di origine neolitica, rimaste isolate in America dopo la fine della glaciazione.

Maya.
Luogo. Occupano il Messico dove nel X secolo si fondono con la grande civiltà dei Toltechi.

Economia. La loro agricoltura era rudimentale, sia per mancanza di strumenti (non avevano l’aratro o la ruota) che per mancanza di grossi animali da traino (non avevano buoi o cavalli). Coltivavano soprattutto mais; coltivano anche il cacao, usato per riti religiosi e come moneta.
Erano bravi artigiani e mercanti.
Società. I Maya erano organizzati in città-Stato separate (città che si organizzavano autonomamente) e non raggiunsero mai l’unità politica.
Le classi dominanti erano quelle dei nobili, che possedevano la terra, e i sacerdoti. Poi c’erano mercanti, lavoratori e schiavi.

Cultura.
I Maya usavano una scrittura geroglifica.
Avevano conoscenze matematiche e astronomiche avanzate. Per misurare il tempo avevano tre calendari diversi e avevano un’idea ciclica del tempo.
La religione era una religione politeista. Per placare gli dei essi facevano offerte (di incenso o di prodotti agricoli) e sacrifici umani (anche di bambini, ritenuti graditi agli dei perché puri; alle vittime veniva estratto il cuore, poi offerto agli dei).

Le città. Nella piazza centrale sorgeva il tempio, in cima a una piramide. C’erano poi piazze allungate in cui si praticava una specie di gioco del calcio. Pare che le partite si concludessero con sacrifici umani: gli sconfitti venivano sacrificati al dio Sole.

 

 

INCA
Luogo: Perù, Equador, Ande
La popolazione degli Inca vive su tre livelli, in tre zone diverse:

  • la popolazione dell’altopiano (che vive soprattutto di agricoltura)
  • la popolazione di montagna (che vive di pastorizia)
  • la popolazione della costa (che vive di pesca)

Struttura politica
Quello degli Inca è un Impero. C’è dunque un imperatore: egli è considerato come un dio (si pensa che sia il figlio del dio Sole).
Tutto appartiene a lui, quindi anche tutta la terra. Egli poi la distribuisce per farla coltivare: l’economia dunque si basa sulla gestione collettiva della terra.

La religione
Gli Inca adorano il dio Sole.
Credono poi in una vita ultraterrena (cioè che ci sia un’altra vita dopo la morte)
Tipica degli Inca è la leggenda del serpente piumato. Secondo la leggenda il serpente piumato (una divinità) aveva promesso che sarebbe tornato a dominare sugli uomini: gli Inca scambiarono gli spagnoli per questa divinità...

Il conquistador degli Inca è Pizarro.
Egli prese prigioniero l’imperatore degli Inca e lo rinchiuse in una stanza, da dove poteva continuare a governare sotto il controllo spagnolo.
Alla fine, nonostante gli Inca avessero pagato un grosso riscatto in oro, il loro imperatore venne condannato a morte e ucciso.
Il conquistador del Messico è invece Cortes, che conquista gli Aztechi di Montezuma.

Le conquiste spagnole vengono riorganizzate in governatorati: in pratica si divide il territorio conquistato in varie parti e si dà ognuna a una persona (un governatore).
Questi governatori avevano un unico scopo: arricchirsi con l’oro e l’argento americani. Quindi arrivavano in America e la sfruttavano al massimo.
Gli indios furono schiavizzati e utilizzati come lavoratori nelle miniere. Morirono quasi tutti: da 80 milioni passarono a 4 milioni. Perché?

  • Non erano abituati a un lavoro così duro
  • Molti si suicidarono non accettando la nuova situazione
  • Molti morirono nelle battaglie contro gli spagnoli
  • E molti altri morirono perché gli spagnoli avevano portato malattie che loro non conoscevano e non avevano mai avuto

Una conseguenza fu che gli spagnoli, per trovare lavoratori e schiavi, li andarono a prendere in Africa: inizia così quella che si chiama la “tratta dei neri” (insomma, i neri africani vengono schiavizzati e portati a lavorare in America)

 

 

Fonte: http://www.sdstoriafilosofia.it/download/IIIF/20%20viaggi%20scoperta.docx

Sito web da visitare: http://www.sdstoriafilosofia.it

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