Tecnologia impieghi di acciai e ghise

Principali caratteristiche ed impieghi di acciai e ghise
L’acciaio è una lega Fe-C con tenore di C fino al 2.06%.
All’acciaio possono essere aggiunti elementi di alligazione, quali Ni- Cr-V-W-Al, allo scopo di migliorarne le caratteristiche meccaniche o chimiche.
Dal diagramma Fe-C, che analizzeremo in seguito, si nota che gli acciai si dividono in:
ipoeutettoidi, se il tenore di C è < 0.8% (es. 18NiCrMo5, acciaio da cementazione); in questo tipo di acciaio avremo molta ferrite, ed all’aumentare della perlite aumenta Rm e durezza HB, mentre diminuisce l’A%.
eutettoidi, se il tenore di C è = 0.8%;
ipereutettoidi, se il tenore di C è > 0.8%; qui avremo molta cementite ed all’aumentare della cementite aumenterà la durezza HB, diminuirà Rm, l’A% rimane costante.
Acciai non legati per impieghi strutturali
Tali acciai non sono adatti ad essere trattati termicamente, ad eccezione del t.t. della normalizzazione. Sono indicati con i simboli J0-J2G3-J2G4-JR. Es. di designazione S 235 JR G2.
Acciai da bonifica
Sono acciai per costruzioni meccaniche, idonei alla tempra e che presentano, allo stato bonificato, una buona tenacità e resistenza a trazione. Es. di designazione C 22E.
Acciai da cementazione
Sono caratterizzati da modesti tenori di C (≤ 0.25%) e sono destinati al t.t. della carbocementazione e tempra. Es. di designazione C 16E.
Acciai da nitrurazione
Il t.t. di nitrurazione, che deve essere effettuato su pezzi bonificati, aumenta la durezza superficiale, la resistenza all’usura, il limite di fatica e la resistenza all’ossidazione.
Es. di designazione 31 Cr Mo 12
Acciai inossidabili     
Sono acciai con elevata resistenza alla corrosione. Contengono alte % di Cr (>10.5%) e bassi tenori di C. Possono essere ferritici, martensitici o austenitici, a seconda del tipo di struttura.
Es. di designazione X 2CrNi12
Acciai automatici
Sono acciai con ottima lavorabilità alle m.ut. Sono scarsamente saldabili a causa dell’elevato tenore di zolfo che li caratterizza. Es. di designazione CF 9 S 22.
GHISE
La ghisa è una lega quaternaria (Fe-C-Ma-Si), con tenore di C tra 2.06 e 6.67%.
La sua caratteristica principale è la fusibilità, molto più dell’acciaio, pertanto risulta essere facilmente lavorabile. Le ghise più comuni hanno un tenore di C intorno al 3,5-4%. Possono contenere elementi di alligazione quali Ni-Cr-Mo.
Anche le ghise si distinguono in:
ipoeutettiche se la % di C è < 4.3%;
eutettiche se la % di C è = 4.3%;
ipereutettiche se la % di C è > 4.3%.
Le ghise in funzione dello stato di aggregazione del C si distinguono in grigie e bianche.
Le ghise grigie hanno il C in parte combinato sottoforma di ce mentite e grafite. Hanno buona lavorabilità e discreta resilienza.
Le ghise bianche hanno il C totalmente combinato sottoforma di cementite, hanno elevata durezza e fragilità.
Ghise sferoidali
Sono ghise in cui la grafite si presenta sotto forma di sferoidi. H   anno discreta resistenza meccanica, e durezza.
Ghise austenitiche
Sono caratterizzate da un elevato tenore degli elementi di lega, in particolare il Ni (12-36%). Presentano buona resistenza meccanica, all’usura e al calore.