Trentino itinerari turistici

Trentino itinerari turistici

 

 

 

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Trentino itinerari turistici

 

ITINERARI ALLA SCOPERTA DEL TRENTINO

       Grazie alla sua posizione geografica e agli ottimi collegamenti stradali, la Valsugana è punto di partenza ideale per gite ed escursioni alla scoperta del Trentino. Le località della provincia sono tutte collegate da comode strade provinciali e statali, facilmente percorribili.
Ci permettiamo ricordare che i mezzi a motore sono comunque dannosi per l'ambiente naturale. Raccomandiamo pertanto di tenersi sulle strade asfaltate e di percorrere a piedi gli eventuali tratti sterrati, rispettando segnaletica e divieti. Parcheggiate la vostra vettura negli appositi spazi segnati e non sui prati,  nei boschi o sul ciglio della strada. Visto che l'automobile in montagna è ormai un male necessario, fate almeno in modo di arrecare il minor danno possibile all'ambiente. Appena potete parcheggiate e proseguite a piedi: è la maniera migliore e più civile per godersi la natura in tutta tranquillità.
In questo opuscolo troverete alcuni suggerimenti per facili escursioni giornaliere in Trentino effettuabili in automobile (il chilometraggio si riferisce all'itinerario completo). Gli itinerari si snodano per lo più su strade di montagna, pertanto nel calcolare i tempi di percorrenza è bene tenere presente che vanno percorse ad una velocità media piuttosto moderata.
Vi auguriamo un piacevole soggiorno alla scoperta di incantevoli paesaggi, ma anche di arte, tradizione, cultura, gastronomia e di quanto di più autentico e genuino il Trentino ha da offrire.
Buone gite!

1. VETRIOLO - PANAROTTA  km.25
Levico Terme - Compet - Vetriolo - strada dei Baiti - Levico Terme

Da Levico Terme, percorrendo la panoramica strada provinciale n.11 con magnifica vista sulla valle sottostante, si raggiunge la località Compet e quindi Vetriolo (km.13) situata a quota m.1.500 sulle pendici del Monte Fronte. Da qui sgorgano le due fonti dell'acqua arsenicale-ferruginosa e qui si trovano le terme più alte d'Europa. Vetriolo è il punto di partenza ideale per escursioni in Lagorai, uno dei gruppi montuosi più interessanti e affascinanti del Trentino.
[Dalla località Compet, poco prima di Vetriolo, è facile raggiungere la Panarotta per la comoda strada asfaltata, che porta fino al parcheggio degli impianti di risalita della stazione di sci "Panarotta 2002". Lasciata l'automobile si può salire a piedi a Cima Esi (m.1.832), alla Cima Storta (m.1.901) o sul Monte Panarotta (m2.002).]
Da Vetriolo, oltrepassato il Maso al Vetriolo Vecchio, scendendo lungo la Strada dei Baiti, che si snoda tra splendidi prati e fitti boschi, si ritorna a Levico Terme (km.25).

2. VALLE DEI MOCHENIBERSNTOL  km.52
Levico T. - Pergine Valsugana - S.Orsola - Palù del Fersina - Fierozzo - Canezza - Pergine Valsugana - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Pergine Valsugana (km.10) e quindi Canezza dove inizia la Valle dei Mocheni, suggestiva valle alpina percorsa dal torrente Fersina e abitata da una popolazione di origine tedesca, che ha conservato nel corso dei secoli, oltre alla parlata, gli antichi usi e costumi. 
Superando Mala si raggiunge
Sant'Orsola (km.20)  centro di soggiorno e sede di uno stabilimento termale con acque arsenicali-ferruginose. Si prosegue per
Palù del Fersina/Palae en Bersntol  (km.26) situato a quota m.1.350 da cui partono bellissime passeggiate ed escursioni nel Gruppo del Lagorai, al laghetto alpino di Erdemolo, al rifugio Sette Selle e sul Sasso Rotto. Palù è stato un importante centro minerario; nei primi anni del 1500 erano in funzione numerose miniere a Palù, Fierozzo e Roveda dove lavoravano minatori tedeschi, i «canopi». Si estraeva soprattutto rame, argento e piombo. Recentemente è stata ripristinata e aperta al pubblico una miniera. A Palù si trova l’Istituto Culturale Mòcheno-Cimbro, istituito per la salvaguardia linguistica e culturale della minoranza etnica della valle dei Mocheni e  della popolazione cimbra di Luserna. Da Palù, scendendo verso il torrente Fersina, ci si porta sulla sinistra orografica della valle raggiungendo
Fierozzo/Vlarötz (km.30) e quindi Frassilongo/Garait (km.34) per scendere poi fino a Pergine Valsugana (km.42) e quindi Levico Terme (km.52).
Da visitare:
a Palù del Fersina, la miniera-museo «Grua va Hardömbl», a quota 1700 m.s.l.m. è aperta da maggio a ottobre e visitabile con guida.  Per  prenotazioni e informazioni tel. 0461 550053;
a Fierozzo, il Maso Filzerhof, caratteristica abitazione mòchena, recentemente restaurato è aperto da maggio a ottobre. Per informazioni tel.0461 550073.

3. ALTOPIANO DELLA VIGOLANA -  ALTIPIANI DI FOLGARIA, LAVARONE,
   LUSERNA - ALTOPIANO DI VEZZENA   km.64
Levico Terme - Calceranica - Bosentino - Vattaro - Passo della Fricca - Lavarone - Passo di Vézzena- Levico Terme.

Da Levico Terme si raggiunge Calceranica (km.5) da dove si sale verso Bosentino per la bella strada panoramica con vista sul lago di Caldonazzo. Dopo Bosentino si apre l'altopiano della Vigolana, limitato a sud dal massiccio della Vigolana (m.2150) e a nord dal Monte Marzola (m.1735). Giunti al bivio con la strada provinciale della Fricca, si svolta a sinistra e, superato Vattaro (km.13), si sale lungo la boscosa Valle del Centa fino al passo della Fricca (m.1.110) e si raggiunge
Carbonare (km.27) e la zona degli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna con il caratteristico paesaggio ondulato dove boschi di conifere e faggi si alternano ad estese praterie. Durante la prima guerra mondiale gli altipiani furono teatro di numerosi scontri e battaglie, come testimoniano i forti austroungarici ed i cimiteri di guerra di Slaghenaufi in località Bertoldi e di Luserna in località Costalta.
[A Carbonare bivio per Folgaria (km.6,5) località turistica estiva ed invernale, dotata di numerosi impianti di risalita. Poco dopo Folgaria, scendendo verso Calliano e la Valle dell’Adige, bivio per Guardia, piccola località adagiata sulle pendici del Monte Finonchio, caratterizzata dai murales, di prevalente stile naif, che ornano le facciate delle case. Qui visse e lavorò Cirillo Grott, pittore, scultore e poeta, la cui casa-studio è oggi visitabile. Tornati sulla statale n.350 si scende superando Mezzomonte di Sopra e di Sotto e Dietrobeseno e si raggiunge Calliano (km.12 da Folgaria). Qui ci si immette sulla statale 12 per Trento e quindi si raggiunge Pergine e Levico Terme.]
Proseguendo si raggiunge
Lavarone (km.32), centro turistico estivo e invernale, costituito da tante piccole frazioni che portano i nomi delle antiche famiglie che le abitavano. In prossimità della frazione Chiesa vi è il lago di Lavarone. Nei pressi della frazione di Cappella si trova il Forte Belvedere. Il forte, adibito a museo, merita una visita.
[Al bivio di Monterovere la strada sale sulla destra e conduce in km.6 a Luserna (mt.1.333), isola linguistica alloglotta dove si parla l'antico idioma cimbro, lingua germanica medievale.]
Continuando fra pascoli e boschi si giunge al
Passo Vézzena (km.43) m.1.417 dove si apre la sconfinata distesa di pascoli e boschi dell'omonimo altopiano, disseminato di malghe per l'alpeggio estivo del bestiame. Qui si producono rinomati prodotti caseari, fra cui il formaggio "Vezzena". In inverno la zona offre innumerevoli tracciati per lo sci di fondo e itinerari per escursioni con le racchette da neve. Possibilità di escursioni a piedi a Cima Vezzena (m.1908), chiamata anche Pizzo di Levico, e a Cima Manderiolo (m.2.051).
Si puo' tornare a Levico Terme per lo stesso percorso, oppure, ritornati al bivio di Monterovere (km.46) scendere lungo la strada provinciale di Monterovere, chiamata anche «Menador», «Pegolara» o «Kaiserjägerweg». Si tratta di un tracciato militare  della prima guerra mondiale. La strada, che scende a tornanti, è in alcuni punti stretta e in forte pendenza, costruita a picco sulla roccia e pertanto si sconsiglia il transito a chi soffre di vertigini. Si raggiunge Caldonazzo (km.61) e quindi Levico Terme (km.64).
Da visitare:
* a Lavarone, il Museo Forte Gschwent-Belvedere, aperto da aprile a ottobre dalle 9.30 alle 18.30, chiuso il lunedì esclusi luglio e agosto, per informazioni APT di Lavarone tel.0464 783226:
* a Luserna, Casa Cimbra “Haus von Prükk”, per informazioni Istituto Culturale Mocheno Cimbro tel.0464 789645;
* a Guardia di Folgaria, Casa Museo Grott, tel.0464 721638 – 720190.

4. CONCA DEL TESINO     km.79
Levico Terme - Roncegno - Borgo Valsugana - Strigno - Pieve Tesino - Castello Tesino - Grigno - Levico Terme.

Da Levico Terme lungo la strada statale n.47 della Valsugana si raggiunge
Borgo Valsugana (km.15) capoluogo della Bassa Valsugana, attraversato dal fiume Brenta e dominato da Castel Telvana. Ad Agnedo bivio per
Strigno (km.23) passando per Ivano Fracena con Castel Ivano, maniero medievale di proprietà privata, sede di convegni scientifici, esposizioni e manifestazioni. Superato Bieno si raggiunge la verde Conca del Tesino caratterizzata da uno splendido paesaggio con 
Pieve Tesino (km.33), paese natale dello statista Alcide Degasperi e quindi
Castello Tesino (km.37) da dove vi è una splendida vista di tutta la conca. Nei pressi del paese si trovano le famose Grotte, visitabili tutto l'anno, che si sviluppano per circa 600 m. con magnifiche concrezioni calcaree e laghetti a sifone.
[Da Castel Tesino si può raggiungere il Passo del Brocon (m.1616) che porta nella Valle del Vanoi e quindi a Primiero e S.Martino di Castrozza.]
Si raggiunge quindi
Grigno (km.47) e si ritorna a Levico Terme per la statale n.47 della Valsugana (km.79). 
Da visitare:
*  le Grotte di Castello Tesino, visitabili con guida su prenotazione, per informazioni APT Lagorai Valsugana Orientale e Tesino tel.0461 593322, per prenotazioni Pro Loco di Castello Tesino tel. 0461 594136;
* Castel Ivano, apertura estiva in occasione di esposizioni, per informazioni tel.0461 763432 - 762024.

5. VAL CALAMENTO - PASSO MANGHEN - ALTOPIANO DI PINE’    km.106
Levico Terme - Borgo Valsugana - Telve di Sopra - Passo  Manghen - Molina di Fiemme - Sover - Altopiano di Pinè - Montagnaga - Pergine Valsugana - Levico Terme

Da Levico Terme lungo la strada statale n.47 della Valsugana si raggiunge
Borgo Valsugana (km.15) e quindi  Telve di Sopra (km.19) da dove ci si immette nella
Val Calamento percorsa dal torrente Maso. E' una splendida valle alpina ricca di prati, boschi e pascoli per il bestiame, cosparsi di baite e di caratteristiche malghe. Possibilità di effettuare escursioni nel gruppo del Lagorai. La strada conduce al
Passo del Manghen (km.35)  posto a quota m.2.047. Dal passo, che collega la Valsugana alla Valle di Fiemme, splendida veduta sulla Val Cadino e sulle montagne circostanti.
[Dalla Val Calamento si apre, salendo sulla sinistra, la val Musiera caratterizzata da un verde altopiano con magnifica vista sulla Valsugana.]
Dal passo si scende lungo la Val Cadino fino a Molina di Fiemme (km.52). Da qui, costeggiato il bacino artificiale del lago di Stramentizzo, si raggiunge Sover (km.66). Poco dopo l’abitato si imbocca a sinistra il bivio per l’altopiano di Pinè. Superati gli abitati di Brusago e Bedollo e il lago delle Piazze si giunge a
Baselga di Pinè (km.82) centro turistico estivo ed invernale a 1.000 m. di altitudine, dotato di stadio del ghiaccio e sede di competizioni internazionali di pattinaggio. L'altopiano di Pinè, caratterizzato dai laghi di Serraia e delle Piazze, si allarga tra le valli dei torrenti Sila e del rio Nero. Il lago di Serraia è dotato di attrezzato stabilimento balneare. Tutto l'altopiano è caratterizzato da grandi distese boscose. Da Baselga si scende verso Montagnaga (km.87) dove sorge il noto santuario della Madonna del Caravaggio conosciuta come Madonna di Pinè, eretto nel 1729 in seguito all'apparizione della Madonna ad una  pastorella. Poco prima di Montagnaga vi è sulla destra una strada in leggera salita che riserva una curiosa sorpresa: posizionatevi con la vostra automobile all’inizio della salita, mettete la marcia in posizione di «folle» e vedete cosa succede...! Proseguendo si passa per i centri di Canzolino e Madrano con i due laghetti omonimi e si raggiunge Pergine Valsugana (km.96) da dove si fa ritorno a Levico Terme (km.106).
Da visitare:
*  a Montagnaga, il Santuario di Madonna di Pinè, per informazioni APT Pinè - Cembra tel.0461 557028.

6. VAL CAMPELLE     km.64
Levico Terme - Borgo Valsugana - Strigno - Rifugio Carlettini - Levico Terme

Da Levico Terme lungo la strada statale n.47 della Valsugana si raggiunge
Borgo Valsugana (km.15) e quindi Strigno (km.23). Da qui la strada conduce in
Val Campelle fino al rifugio Carlettini (km.32) situato a quota m.1.370. La valle è percorsa, come la Val Calamento, dal torrente Maso. Bellissimi percorsi a piedi lungo sentieri segnati dalla S.A.T. conducono a Valcaldenave, alla Valle dell'Inferno, al Passo Cinque Croci, al Rifugio Cima d'Asta (m.2.443), al lago delle Stellune, alla Cima Lagorai (m.2.573).
Ritorno a Levico Terme per lo stesso percorso (km.64).

7. VALLE DI SELLA     km.50
Levico Terme - Borgo Valsugana - Olle - Valle di Sella - Levico Terme

Da Levico Terme lungo la strada statale n.47 della Valsugana si raggiunge
Borgo Valsugana (km.15) e quindi la frazione di Olle (km.17). Da qui  la strada sale verso la
Valle di Sella (km.25) percorsa dal torrente Moggio. La valle si apre tra il verde di prati e boschi, con poche case, tra le quali Villa Romani dove Alcide De Gasperi amava trascorrere le sue vacanze e dove lo statista trentino morì il 19 agosto 1954. La strada termina a Malga Costa (m.990). Dalla località Montagnola si apre una spettacolare vista sull'Armentera, la Cima Dodici e sulla Valsugana con i laghi di Caldonazzo e Levico.
Ritorno a Levico Terme per lo stesso percorso (km.50).
Da vedere:
* «Arte Sella», biennale internazionale di arte contemporanea, che si svolge all’aperto,nei prati, nei boschi e nel greto del torrente; le opere realizzate, con materiali naturali, rimangono nel sito dell’esposizione per essere riassorbite, nel tempo, dalla natura; per informazioni Biblioteca di Borgo Valsugana tel.0461 754052.

8. VALLE DI CEMBRA      km.111
Levico Terme - Pergine Valsugana - Civezzano - Lases - Piramidi di Segonzano - Sover - Stramentizzo - Faver - Lases- Albiano - Santa Colomba - Civezzano - Pergine Valsugana - Levico Terme

Da Pergine Valsugana si raggiunge il bivio della Mochena (km.4)  e si svolta a destra per
Civezzano (km.7), dove si può visitare la chiesa dell'Assunta, uno dei più bei monumenti gotico-rinascimentali del Trentino. Si prosegue superando il piccolo abitato di Torchio e si raggiunge il
lago di Lases (km.16). Tutta la zona è caratterizzata da cave di porfido, estratto in gran quantità ed esportato in tutto il mondo.
Si prosegue per Sevignano (km.20). Il percorso offre splendide vedute della valle solcata dal fiume Avisio con i terrazzamenti coltivati a vigneto. La valle, il cui capoluogo è Cembra, è di antichissime origini come testimoniano i ritrovamenti di epoca preistorica e romana ed è un’importante zona vitivinicola. Particolarmente pregiata è l’ottima grappa che viene distillata secondo antichi metodi che si tramandano di generazione in generazione. Si raggiunge quindi 
Segonzano (km.24) dove, sulla destra si trovano le famose piramidi di terra, chiamate gli «òmeni di Segonzano», interessante fenomeno di erosione delle acque. Alte fino a 20 metri, alcune sono protette sulla sommità da enormi massi di porfido.  Da Segonzano si prosegue per Sover (km.33) da cui si raggiunge Stramentizzo (km.46) superando il ponte sul bacino artificiale.
[Da Sover si può fare ritorno a Levico Terme passando per l’altopiano di Pinè seguendo l’itinerario n.5.]

Si ridiscende quindi lungo la sponda destra della vallata che offre una splendida panoramica sulle terrazze coltivate. Si passano i caratteristici abitati di Grauno, Grumes e Faver (km.71) dove si svolta a sinistra al
bivio per Piazzo e attraversando il torrente Avisio ci si porta sull'altro versante della valle.  Nelle vicinanze si trovano le rovine del Castello di Segonzano, raffigurato in un acquerello di Albrecht Dürer. Si raggiunge quindi Sevignano (km.76) e si prosegue fino al piccolo lago di Lases (km.80). A destra si imbocca il bivio per Albiano (km.82) da dove si raggiunge il
lago di S.Colomba. Posto a circa 900 m. di altitudine il piccolo lago è circondato da boschi e radure erbose ed è luogo ideale per facili passeggiate. Si prosegue, passando per l’abitato di S.Agnese, fino a Civezzano (km.94), da dove si scende fino a Pergine Valsugana e si fa quindi ritorno a Levico Terme (km.111).
Da vedere:
* le Piramidi di Terra di Segonzano, per informazioni APT Pinè - Cembra tel.0461 557028.

9. VALLI DI FIEMME E FASSA      km.241
Levico Terme - Pergine Valsugana - Sover - Molina - Cavalese - Moena - Passo Sella - Val Gardena - Bolzano -  Trento - Pergine Valsugana - Levico Terme

Da Levico Terme si segue l'itinerario n.8 fino a Segonzano (km.34) proseguendo poi verso Sover (km.43). Costeggiato il bacino artificiale di Stramentizzo, si raggiunge Molina di Fiemme (km.57) e quindi
Cavalese (km.64) capoluogo  della Valle di Fiemme, situato a 996 m. di altitudine noto centro turistico sia estivo che invernale. Pregevoli il Palazzo della Magnifica Comunità (sec.XVI), il "Banco della Resón" singolare parlamento in pietra e la chiesa dell'Assunta (sec.XV-XVI). Attraverso Tesero, Panchià e Ziano si raggiunge Predazzo (km.77) e quindi
Moena (km.86) rinomata stazione estiva e di sport invernali della Val di Fassa posta a 1184 metri di altitudine in una vasta conca attraversata dal fiume Avisio e circondata dai gruppi dolomitici del Catinaccio, del Latemar, del Sassolungo e dei Monzoni. E' il primo grande centro dolomitico-ladino.
[Si prosegue e al bivio di Vigo di Fassa (km.94) si gira a sinistra e si sale fino al Passo di Costalunga (km.104) m.1573 e da qui si raggiunge il suggestivo lago di Carezza.  Si prosegue lungo la Val d'Ega passando  Nova Levante (km.113) e Ponte Nova (km.118). Da qui si devia a sinistra risalendo al Passo di Lavazè (km.131) per poi scendere a Cavalese (km.141) da dove, per il Passo S.Lugano (km.149), si scende in Valle dell'Adige e ad Ora (km.164) ci si immette sulla statale n.12 del Brennero  fino a Trento (km.204) e  quindi Pergine Valsugana  e Levico Terme (km.215).]
Superato Vigo di Fassa si prosegue fino a
Canazei (km.102) m.1465, frequentata località turistica, punto di partenza per arrampicate ed escursioni nelle Dolomiti e attrezzato centro sciistico. E' situata ai piedi della Marmolada, chiamata la "Regina delle Dolomiti" che con i suoi 3343 metri è la montagna più alta delle Alpi Orientali.
[Da Canazei è possibile effettuare il cosiddetto «Giro dei Passi», che si snoda attorno al Gruppo di Sella attraverso il Passo Pordoi (m.2240), il Passo di Campolongo (m.1875), il Passo Gardena (m.2121) e il Passo Sella (m.2240) per un totale di circa 55 km.]
Da Canazei si sale fino a Passo Sella (km.113) posto a m.2244. Il passo collega la Valle di Fassa con la Val Gardena ed offre un incomparabile panorama  sulle Dolomiti. Da qui si scende lungo la Val Gardena, bellissima valle ladina di antiche tradizioni, e, attraversando Selva, S.Cristina e Ortisei (km.125), si raggiunge Bolzano (km.161) e da qui Trento (km.219),  e quindi Levico Terme (km.241).
Da visitare:
* a Cavalese, il Museo-Pinacoteca della Magnifica Comunità di Fiemme, per informazioni tel.0462 340365;
* a Predazzo, il Museo Civico «Geologia e Etnografia», per informazioni tel.0462 502392;
* a Vigo di Fassa, l’Istitut Cultural Ladin «Majon de Fascegn», per informazioni tel.0462 764267.

10. VALLE DI FIEMME - S.MARTINO DI CASTROZZA      km.191
Levico Terme - Pergine Valsugana - Sover - Molina - Cavalese - Predazzo - Passo Rolle - S.Martino di Castrozza - Fiera di Primiero -  Primolano - Borgo Valsugana - Pergine Valsugana - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Pergine Valsugana e quindi, attraverso la Val di Cembra, Predazzo (km.77). Da qui  si imbocca a destra la statale n.50 del Passo Rolle.  Costeggiando il bacino artificiale di Forte Buso si attraversano le splendide foreste di abeti del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Merita una sosta l'interessante Centro Visitatori del Parco. Si sale  verso il
Passo Rolle (km.98)  m.1980 dal quale si ha una magnifica vista sulle Pale di San Martino e sulle montagne circostanti. Punto di partenza per trekking e scalate sul Gruppo delle Pale e sul Gruppo del Lagorai. Si scende lungo i tornanti che portano a
San Martino di Castrozza (km.107) situata a m.1466 di altitudine e rinomata località di vacanze sia estive che invernali di antica tradizione (il primo albergo fu aperto nel 1875). L’abitato è posto ai piedi delle famose Pale, le cui vette più alte sono la Cima della Vezzana (m.3192) e il Cimón della Pala (m.3184).  Si prosegue per Fiera di Primiero (km.120)  frequentato centro turistico, patria di Luigi Negrelli, progettista del Canale di Suez. Da vedere la Chiesa parrocchiale dell’Assunta edificata nella seconda metà del ‘400 e la chiesa di S.Martino. La strada continua lungo la valle solcata dal torrente Cismon e passando per gli abitati di Fonzaso e Arsiè, si arriva a Primolano (km.160) dove ci si immette sulla statale n.47 della Valsugana fino a Levico Terme (km.191).
[E’ possibile raggiungere la Valsugana anche attraverso la valle del Vanoi ed il Passo del Brocon. Dopo Fiera di Primiero, a Imer, si imbocca a destra il bivio per Canal S.Bovo, centro principale della Valle del Vanoi, da cui si sale fino al Passo del Brocon (m.1616). Si scende quindi verso Castel Tesino e di qui si raggiunge Grigno (km.65 da Fiera di Primiero) dove ci si immette sulla strada statale n.47 della Valsugana.]
Da visitare:
* i Centri Visitatori del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino: la Casa del Parco Villa Welsperg a Tonadico tel.0439 64854, il Centro Visitatori di Paneveggio tel.0462 576283, il Centro Visitatori di S. Martino di Castrozza tel.0439 768859, il Sentiero etnografico del Vanoi a Caoria tel.0439 64854.

11. ALTOPIANO DELLA PAGANELLA - VALLI GIUDICARIE    km.197
Levico Terme - Trento - S.Michele all'Adige - Mezzolombardo - Fai della Paganella -  Andalo - Molveno - Ponte Arche - Trento -Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla statale n.12 del Brennero si supera Lavis e S. Michele all’Adige (km.38) e ci si dirige verso Mezzolombardo  (km.44). Dopo circa un chilometro, al bivio della Croce, si devia a sinistra e si sale  fino a
Fai della Paganella (km.55) centro di vacanze estive ed invernali a 1.000 metri di altitudine con splendida vista sulla valle dell’Adige. Si prosegue per
Andalo (km.62) attrezzato centro turistico dotato di numerosi impianti di risalita, posto in una conca tra la Paganella ed il Gruppo di Brenta. Tra bellissimi boschi di conifere la strada porta a
Molveno (km.68) suggestiva e curata località sulla sponda settentrionale dell’omonimo lago. E’ punto di partenza di numerosi itinerari escursionistici ed alpinistici nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta. Si prosegue  per
la Valle Giudicarie superando S.Lorenzo in Banale, punto di partenza per escursioni nel Gruppo di Brenta, Dorsino, Tavodo e Villa Banale.
[Da qui è possibile raggiungere in 4 km. Castel Stenico, elegante maniero medioevale aperto al pubblico e sede di esposizioni temporanee.]
Si prosegue fino al bivio di Ponte Arche (km.143).
[Da Ponte Arche si raggiunge in 3 km. Campo Lomaso, nei cui pressi sorge Castel Campo, di proprietà privata, uno dei castelli meglio conservati del Trentino.]
[A 7 km. a sud di Ponte Arche si trova Fiavè. Nei pressi dell’abitato vi è la Torbiera, area paludosa elevata a biotopo. La  zona è di particolare interesse archeologico per la scoperta dei resti di un villaggio palafitticolo dell’Età del Bronzo.]
Si superano le Terme di Comano, le cui acque, già conosciute in epoca romana, sono particolarmente indicate per le affezioni cutanee e si scende quindi fino a Sarche (km.154) dove ci si immette nella Valle dei Laghi fino a Trento (km.175) e da qui si fa ritorno a Levico Terme (km.197).]
Da visitare:
*  a  S.Michele all’Adige, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, tel.0461 650314;
* a Stenico, il Castello di Stenico, visitabile tutto l’anno, chiuso il lunedì, per informazioni tel.0465/771004;
* a Fiavè,  Centro visitatori biotopo e area archeologica Torbiera di Fiavè,  per informazioni APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta tel.0465/702626

12. VALLE DI NON    km.173
Levico Terme - Trento -  Mezzolombardo - Dermùlo -  S.Romedio - Cles - Lago di Tovel - Tuenno - Mezzolombardo - Trento - Levico Terme     

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla statale n.12 del Brennero si supera Lavis e S.Michele all’Adige (km.38) sede dell’interessante Museo Provinciale degli Usi e Costumi delle Genti Trentini e di un importante Istituto Agrario. Superato a sinistra il ponte sull’Adige ci si dirige verso
Mezzolombardo (km.44), importante centro vitivinicolo della Piana Rotaliana assieme alla vicina Mezzocorona. Passato l’abitato e superato il Ponte della Rocchetta sul torrente Noce si imbocca la strada per la Valle di Non, percorrendola fino al bivio di Dermulo (km.57). La valle è rinomata per la produzione di mele di eccellente qualità.  Da Dermulo si segue, sulla destra, la strada della Mendola fino a
Sanzeno (km.61). Di particolare interesse il Santuario in stile gotico rinascimentale eretto dove sorgeva un tempio pagano di Saturno. Il Santuario è dedicato ai Martiri anauniensi, Sisinio, Martirio ed Alessandro, tre giovani missionari cappadoci martirizzati nel 397 d.C. Nella zona sono stati rinvenuti numerosi reperti di epoca retico-romana e paleocristiana. Da Sanzeno ci si inoltra sulla destra per una stretta e suggestiva gola e si raggiunge il
Santuario di S.Romedio (km.64), l’eremo in cui, attorno all’anno 1.000, si rifugiò il pellegrino Romedio venuto da Thaur, in Austria. Il Santuario, definito il più caratteristico d’Europa, sorge nel luogo dove morì S.Romedio, su di una roccia alta 70 metri. Il complesso architettonico è costituito da un’aggregazione di chiese e costruzioni realizzate con donazioni dei fedeli. Si ritorna a Sanzeno (km.67) per lo stesso tragitto e tenendosi sulla destra si imbocca la strada per Banco, Revò e Cagnò (km.76) che si snoda sulle fertili colline coltivate a frutteto. Superato il ponte di Castellaz  sul lago di S.Giustina si raggiunge
Cles (km.80), capoluogo della Valle di Non, centro agricolo, commerciale e industriale di antica origine situato in un’ampia piana coltivata a frutteti. Da vedere il Palazzo Assessorile, la chiesa dell’Assunta, la chiesa di S.Vigilio e la chiesa di S.Lucia. Da Cles, percorrendo il versante occidentale della valle si raggiunge
Tuenno (km.85)  da dove si dipana a destra la strada provinciale n.14 che conduce al Lago di Tovel (km.96) situato a m.1178 di altitudine nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Il suggestivo lago alpino, circondato da splendidi boschi, è noto per la colorazione rossa dovuta al microrganismo «Glenodinum sanguineum», che le sue acque assumevano fino al 1964. Da Tovel si ritorna a Tuenno (km.107) e si scende quindi lungo la valle passando Denno fino al Ponte della Rocchetta (km. 126) sul torrente Noce. Da qui si prosegue fino a Mezzolombardo (km. 129) da dove si fa ritorno a Trento e quindi a Levico Terme (km.173).
Da visitare:
*  a  S.Michele all’Adige, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, tel.0461 650314;
* presso il Lago di Tovel, il Centro visitatori Parco Naturale Adamello Brenta, aperto dal 15 luglio al 15 settembre, per informazioni  tel.0463/451033.

13. VAL DI SOLE   km.224
Levico Terme - Trento - Cles - Malè - passo del Tonale - Trento - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla statale n.12 del Brennero fino a S.Michele all’Adige (km.38) da dove ci si dirige verso Mezzolombardo (km.44). Dopo il Ponte della Rocchetta sul torrente Noce, si imbocca la strada per la Valle di Non fino a Cles (km.65). Superato Mostizzolo (km.70), si prosegue per la statale n.42 lungo il torrente Noce, fino a 
Malè (km.81) capoluogo della Valle di Sole, nota località di soggiorno estivo e invernale. Da vedere la Chiesa dell’Assunta e il Museo della Civiltà Solandra.
[Poco prima di Malè vi è sulla destra il bivio per la Valle di Rabbi, raggiungibile in km.12 e conosciuta per le acque minerali acidule, ricche di ferro e radioattive.]
Proseguendo lungo la valle, superato Cusiano (km.97), si sale fino al
Passo del Tonale (km.112) situato a m.1883 di altitudine. Il valico, che collega il Trentino con la Lombardia, è stazione turistica sia estiva che invernale con possibilità di praticare lo sci anche in estate sul ghiacciaio Presena.
[Poco dopo  Cusiano vi è il bivio sulla destra per la Valle di Peio. Dominata dal Gruppo del Cevedale, la testata della valle si trova, assieme a quella della Valle di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Peio Terme, raggiungibile in 9 km. da Cusiano, è una nota località termale, conosciuta per le sue acque bicarbonato-solfato-oligominerali. E’ base di partenza di numerosi itinerari escursionistici e alpinistici nel Gruppo del Cevedale.]
Ritorno a Levico Terme per lo stesso percorso (km.224).
Da visitare:
* a Malè, il Museo della Civiltà Solandra, per informazioni APT Malè tel.0463/901280;
* i Centri visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio: in Loc. Fonti di Rabbi tel.0463 985190; a Cògolo di Peio tel.0463 754186.

14. VAL RENDENA     km.201
Levico Terme - Trento - Sarche - Comano - Tione - Pinzolo - Madonna di Campiglio - Folgarida - Malè - Cles - Trento - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove, nei pressi del casello autostradale di Trento centro, si imbocca la statale 45 bis per Riva del Garda. Superata  la stretta forra del «Bus de Vela» e l’abitato di Cadine ci si immette nella Valle del Sarca o dei Laghi. La valle, di notevole interesse archeologico, è percorsa dal fiume Sarca, immissario del lago di Garda. E’ caratterizzata dalla presenza di numerosi bacini lacustri, il più conosciuto dei quali è il suggestivo
Lago di Toblino (km.39) con l’omonimo e leggendario Castello costruito su di una penisola che si allunga sul lago, dove anticamente sorgevano un castelliere preistorico e un luogo romano. Il maniero è di proprietà privata ed ospita un ristorante.
Si prosegue fino a  Sarche (km.41) dove si imbocca sulla destra il bivio per
Comano Terme-Ponte Arche (km.52). Le acque termali di Comano, conosciute già in epoca romana, sono particolarmente indicate per il trattamento delle affezioni cutanee. Si prosegue per
Tione (km.64), capoluogo delle Giudicarie, di antiche origini. Da vedere la chiesa arcipretale dell’Assunta e la chiesetta di S.Vigilio. Dopo l’abitato si imbocca la statale n.239 della Val Rendena, e, superati numerosi paesini fra i quali Pelugo dove sorge l’antica chiesa di S.Antonio abate, affrescata esternamente dai Baschenis, pittori itineranti di origine lombarda, si giunge nella conca di
Pinzolo (km.81) centro di villeggiatura tra l’Adamello-Presanella e le Dolomiti di Brenta. Da vedere la bellissima chiesa di San Vigilio nota per gli affreschi della Danza Macabra eseguiti da Simone Baschenis, autore anche degli affreschi della chiesa di S.Stefano a
Carisolo (km.82,5). Qui vi è, sulla sinistra, il bivio per la Val di Genova, splendida valle alpina famosa per le cascate del Nardis e del Lares, situata nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Dopo Carisolo, passato Sant’Antonio di Mavignola, si giunge a
Madonna di Campiglio (km.96) notissima e attrezzata località turistica estiva ed invernale situata a m.1522 di altitudine tra le Dolomiti di Brenta e il Gruppo della Presanella. Dotata di numerosi impianti di risalita per lo sci in inverno, in estate è punto di partenza ideale di numerosi itinerari escursionistici ed alpinistici. Superato il
passo di Campo Carlo Magno (km.99) posto a m.1682 di altitudine, si prosegue verso Folgarida, centro sciistico della Val di Sole e, passando per Dimaro si raggiunge Malè (km.121), capoluogo della valle. Raggiunto Cles (km.136), capoluogo della Valle di Non,  si prosegue per Mezzolombardo, poi Trento (km.179) e quindi si fa ritorno a Levico Terme (km.201).

15. VALLE DEI LAGHI - LAGO DI GARDA - VALLAGARINA   km.134
Levico Terme - Trento - Sarche - Arco - Riva - Torbole - Rovereto - Trento - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) e si segue l’itinerario n.14 lungo la  Valle dei Laghi, fino a Sarche (km.41) dove si prosegue lungo la valle superando Pietramurata e Dro, zone vitivinicole e di produzione della prugna. Sulla sinistra è visibile l’estesa area delle «Marocche», un ammasso di depositi morenici franati dalle montagne sovrastanti. Sempre sulla sinistra, in alto, il Castello di Drena.  Proseguendo si giunge ad
Arco (km.60) centro di soggiorno e di cura di antica tradizione, dominato dallo sperone roccioso su cui si erge l’omonimo castello. Il clima mite favorisce la crescita di piante mediterranee ed esotiche. Da vedere il Palazzo del Casinò, la Collegiata dell’Assunta. Si prosegue per
Riva del Garda (km.65) cittadina di antica origine adagiata sulla sponda settentrionale del lago di Garda e rinomata località turistica grazie alla mitezza del clima e alle ottime infrastrutture. Da vedere la Rocca che ospita il Museo Civico, la Torre Apponale, i palazzi Municipale e Pretorio, la Chiesa dell’Inviolata.
[Da Riva del Garda si può raggiungere in 13 km. la Valle di Ledro, nota per l’importante zona palafitticola nei pressi dell’omonimo lago che risale all’età del Bronzo (II millennio a.C.). A Molina di Ledro si può visitare il Museo delle Palafitte, tel.0464 508182.]
Si prosegue lungo la sponda settentrionale del lago fino a
Torbole (km.69) noto ed attrezzato centro turistico frequentato dagli appassionati di vela e windsurf. Vi soggiornò Goethe.  Da Torbole la strada sale verso Nago, supera il passo di S.Giovanni  e prosegue per Mori fino a
Rovereto (km.88) capoluogo della Vallagarina e seconda città del Trentino. Centro di notevole importanza industriale e di antiche tradizioni storiche e culturali. Da vedere il Castello che ospita il Museo Storico della Guerra, la Casa Museo Depero, il Palazzo del Municipio, l’Ossario di Castel Dante, la Campana dei Caduti. Da Rovereto si imbocca la strada statale n.12 del Brennero in direzione nord. La fertile valle, coltivata a vigneti, è zona di produzione di pregiati vini, tra  i quali il Marzemino. All’altezza dell’abitato di Besenello è visibile in alto a destra
Castel Beseno (km.99) dall’aspetto di cittadella fortificata, vanta la cinta muraria più ampia di tutto il Trentino. Il castello, donato nel 1973 dalla famiglia Trapp alla Provincia Autonoma di Trento, è visitabile da aprile ad ottobre. Si prosegue per Trento (km.112) e quindi per Levico Terme (km.134)
Da visitare:
*  a Drena, Castel Drena, visitabile tutto l’anno, chiuso il lunedì, * ad Arco, l’Arboreto, aperto tutti i giorni con ingresso gratuito;
* a Riva del Garda, il Museo Civico, chiuso il lunedì, * a Rovereto, il Castello, chiuso il lunedì, * a Rovereto, il Museo Storico Italiano della Guerra, chiuso il lunedì e da dicembre a metà marzo, * a Rovereto, Casa Museo Depero, chiuso il lunedì* a Rovereto, Archivio del ‘900, chiuso il lunedì, * a Besenello, Castel Beseno, aperto da aprile ad ottobre
16. TRENTO - MONTE BONDONE     km.102
Levico Terme - Trento - Candriai - Vaneze - Vason - Viote - Lasino - Trento - Levico Terme

Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22), capoluogo di provincia e della regione Trentino-Alto Adige. Città d'arte, Trento conserva numerose testimonianze delle sue vicende storiche nel corso dei secoli. Da vedere il Duomo con la piazza e le magnifiche case affrescate, il bellissimo Castello del Buonconsiglio, la chiesa di S.Maria Maggiore  dove si svolsero le sedute del Concilio ed i numerosi palazzi rinascimentali recentemente restaurati. Attraversata la città e superato il ponte S.Lorenzo sull'Adige, si prende la strada statale 45 bis per Riva del Garda fino al bivio di Montevideo (km.24). Si svolta quindi a sinistra e si sale lungo le pendici del Monte Bondone, considerata la montagna dei Trentini, luogo di villeggiatura estiva ed invernale. Si sale lungo la strada panoramica con vista su Trento e la valle dell’Adige fino a Sardagna (km.29) e quindi Candriai (km.34), Vaneze (km.38) e
Vason (km.42) attrezzato centro turistico situato a m.1610 ai piedi del Monte Palòn (m.2098) in prossimità dei campi di sci. La strada prosegue per la bellissima e ampia
conca delle Viote (km.47) dominata dalle cime del Cornetto, Doss d’Abramo e Cima Verde. Da visitare, nei pressi del rifugio, il giardino botanico con numerose specie di flora alpina. In inverno la conca offre la possibilità di praticare lo sci di fondo.
[Dalle Viote si può ritornare in Valsugana per lo stesso percorso con possibilità in località Candriai di deviare per Sopramonte ed immettersi sulla statale 45 bis fino a Trento.]
Dalle Viote la strada prosegue verso Lagolo piccola località di vacanza con l’ameno laghetto alpino. Si scende lungo la strada che con ampi tornanti porta a Lasino (km.59) e quindi a Calavino e Padergnone (km.64) dove ci si immette sulla statale n.45 bis della Gardesana Occidentale per raggiungere Trento (km.80) e quindi far ritorno a Levico Terme (km.102).
Da visitare:
* a Trento, il Castello del Buonconsiglio, chiuso il lunedì, * a Trento, il Museo Storico, chiuso il lunedì* a Trento, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, chiuso il lunedì, * a Trento, il Museo Diocesano Tridentino, chiuso la domenica, * a Trento, il Museo Tridentino di Scienze Naturali, chiuso il lunedì, * a Trento - aeroporto di Mattarello, Museo dell’Aeronautica “G. Caproni”, chiuso il lunedì, * sul Monte Bondone, Giardino botanico alpino delle Viote del Monte Bondone, aperto da giugno a settembre,
E INOLTRE:

17. BOLZANO - STRADA DEL VINO  km.156
Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla A22 in direzione Brennero fino all’uscita Bolzano sud (km.74). Capoluogo dell'Alto Adige, Bolzano (ca.105.000 abitanti)  è situata in una conca alla confluenza dei fiumi Adige, Talvera e Isarco. Importante centro commerciale, industriale e turistico, punto d’incontro della cultura germanica e italiana, è città di notevole interesse artistico e architettonico. Da visitare: il Duomo gotico, la vicina Piazza Walther, la Laubengasse - celebre strada dei Portici, la chiesa dei Dominicani, il Museo Civico, il Museo Archeologico con la Mummia del Similaum.
Si torna verso Trento percorrendo la «Weinstraße»- Strada del Vino. Da Bolzano si raggiunge  Caldaro (km.89), graziosa località al centro di una zona vitivinicola, in cui si producono pregiati vini. E’ d’obbligo una sosta al Lago di Caldaro (km.93), dove è possibile praticare il windsurf. Proseguendo lungo la Strada del Vino si passano gli abitati di Termeno, CortacciaMagrèCortina. Si attraversa quindi il ponte sul fiume Adige e si raggiunge Salorno (km.109) dove ci si immette sulla strada statale n.12 del Brennero fino a Trento (km.134) e si fa quindi ritorno a Levico Terme (km.156).

18. MERANO - GLORENZA   km.271
Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla A22 in direzione Brennero fino all’uscita Bolzano sud (km.74) Si imbocca quindi la S.S. 38 della Val Venosta e si raggiunge Merano (km.103). E’ uno dei principali centri dell’Alto Adige, noto già nel secolo scorso come luogo di soggiorno e di cura grazie alle acque radioattive e termali. Ricca di parchi, giardini e passeggiate nel verde, Merano è meta di numerosi turisti, grazie alle terme, all’ippodromo di Maia ed ai suoi splendidi dintorni. Da vedere: il Duomo di S.Nicolò, il Castello Principesco, il Museo Civico, la Chiesa di S. Spirito.
Da Merano si imbocca la strada della Valle Venosta fino a Sluderno (km.133) dominato dall’imponente Churburg (Castel Coira). Il castello, costruito nel XIII secolo, è visitabile ed ospita la più grande collezione privata di armature del mondo. Da Sluderno bivio per Glorenza (km.135,5), incantevole cittadina che conserva l’aspetto medioevale ed il muro di cinta rinascimentale. Ritorno a Levico Terme per lo stesso percorso (km.271).

19. INNSBRUCK  km.394
Da Levico Terme si raggiunge Trento (km.22) dove ci si immette sulla A22 (direzione Bolzano) fino al passo del Brennero (km.157)  m.1373 e quindi fino a Innsbruck (km.197) capoluogo del Tirolo, adagiata sul fiume Inn, la città conta circa 100.000 abitanti. Città d’arte ed importante centro commerciale, è stata sede di due Olimpiadi invernali nel 1964 e nel 1976. Da vedere: il Tetto d’oro, il Palazzo Imperiale, la Hofkirche (Chiesa di corte),  il Bergisel, il Castello di Ambras, il Dipinto circolare. Ritorno a Levico Terme per lo stesso percorso (km.394).

20. VENEZIA  km.274
Dalla Valsugana è possibile effettuare gite giornaliere a Venezia. Un consiglio: lasciate a casa l'automobile ed utilizzate il comodo treno, che ferma in quasi tutte le località dell'ambito e che in circa due ore e mezzo vi porterà nella città lagunare. Trovate gli orari presso gli uffici informazione dell'A.P.T.

 

Fonte: http://www.hoteldaremo.it/Itinerari%20Scoperta%20Trentino%20'01.doc

Sito web da visitare: http://www.hoteldaremo.it

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