Anatomia riassunti, appunti e materiale didattico

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ANATOMIA UMANA

ANATOMIA GENERALE

L’anatomia umana ha lo scopo di illustrare l’architettura e la struttura dell’organismo umano maturo:
- studia l’accrescimento prenatale, postatale
- studia la senescenza

L’anatomia mette in luce l’organizzazione strutturale e topografica del corpo umano, senza trascurarne la funzione e le variazioni nei vari individui che non siano anomalie.

ORGANIZZAZIONE

In tutti gli organismi pluricellulari, si può riconoscere un disegno costante che vede:
- cellule: sono le più piccole unità funzionali in un organismo dotate di tutte le caratteristiche dei viventi
- tessuti: sono associazioni di tipi cellulari con le medesime caratteristiche morfologiche e funzionali
- organi: sono aggregazioni dei tessuti che si coordinano tra loro per svolgere una specifica funzione. Sono parti definite all’interno dell’organismo.
- Apparati e sistemi: sono una composizione di organi che collaborano tra loro per svolgere una specifica funzione nell’organismo.

Differenza tra sistemi e apparati:
- sistema: associazione di organi distinti che presentano analogie strutturali e medesima derivazione embriologica.(es. sistema scheletrico, sistema nervoso, sistema vascolare, sistema muscolare…)
- apparato: associazione di organi che cooperano per le medesime funzioni ma differiscono per struttura e derivazione embriologica.

Gli apparati e sistemi del nostro corpo sono:
- apparato tegumentario
- apparato locomotore (sistema scheletrico + muscolare)
- apparato circolatorio
- apparato digerente
- apparato respiratorio
- apparato urinario
- apparato genitale (maschile o femminile)
- apparato endocrino
- sistema nervoso (centrale e periferico)
- apparati della sensibilità specifica.

1) Struttura

Gli organi sono considerati come associazioni di tessuti che si dispongono a formare delle entità morfologicamente distinte con precise attività funzionali all’interno di una apparato.

Dal punto di vista strutturale sono riconoscibili i principali tessuti:
- tessuto connettivo
- tessuto muscolare
- tessuto epiteliale
- tessuto nervoso.

Gli organi, a seconda dell’organizzazione morfologica vengono distinti in:
- organi cavi: organi che presentano un lume interno
- organi pieni: il cui interno è rappresentante da parenchima.

Gli organi cavi sono distinti in:
- viscere
- organi cavi dell’apparato circolatorio (cuore, vasi sanguigni, vasi linfatici)

ORGANI CAVI

Gli organi cavi sono costituiti da una parete che si trova a delimitare un lume, la cavità interna, la quale può avere forma variabile e presentare un contenuto.

VISCERI

Nei visceri, lo strato più interno, prospiciente il lume, si chiama tonaca mucosa, ed è costituita da (dall’interno all’esterno):
- epitelio di rivestimento
- lamina propria
- muscolaris mucosae

Procedendo verso l’interno si trova la tonaca sottomucosa, a cui si sovrappone esternamente anche la tonaca muscolare.

Lo strato più esterno è dato dalla tonaca avventizia o in alcuni casi dalla tonaca sierosa, che si compone di:
- mesotelio
- strato sottomesoteliale, con funzione di sostegno.

VASI

Nei vasi, lo strato interno prende il nome di tonaca intima, ed è costituita da:
- endotelio: cellule epiteliali di rivestimento
- strato sottoendoteliale: corrispondente alla tonaca propria.

La tonaca muscolare, nei vasi è chiamata tonaca media, costituita da tessuto muscolare liscio e fibre elastiche.

Lo strato esterno è chiamato tonaca avventizia.

TONACHE DEGLI ORGANI CAVI

1) tonaca mucosa

La tonaca mucosa dei visceri è un complesso organizzato e relativamente indipendente che si suddivide in:
- epitelio di rivestimento: è uno strato epiteliale che ha le funzioni di mediare gli scambi metabolici che si svolgono tra il lume del viscere e il sangue dei vasi parietali. Può anche avere funzione secretoria.
- Lamina propria: composizione prevalentemente connettivale. Può presentare numerose ghiandole intramurarie che arricchiscono l’attività secretoria dell’epitelio.
- Muscolaris mucosae: è un sottile strato di tessuto muscolare che assicura alla tonaca mucosa una motilità relativamente indipendente. Facilita l’emissione dei secreti o l’assorbimento delle sostanze dal lume.

2) tonaca intima

La tonaca intima è lo strato che riveste la parte interna dei vasi, ed è a diretto contatto con il contenuto. Si compone di:
- endotelio
- strato sottoendoteliale.

L’endotelio presenta numerose funzioni, di importanza rilevante:
- impedisce la coagulazione del sangue (in virtù della sua continuità)
- può assorbire materiali circostanti
- presenta attiva pinocitosi
- opera una selezione di cellule e molecole che possono attraversare la parete dei vasi (es. diapedesi) nei punti in cui le pareti sono più permeabili (capillari e venule postcapillari).

Lo strato sottoendoteliale è costituito da tessuto connettivo e ha prevalentemente funzioni trofiche e di supporto per l’endotelio, ma può anche essere sede di deposito per materiali assorbiti.

3) tonaca sottomucosa

è uno strato che è presente nelle pareti dei visceri del tubo digerente ed è totalmente assente nel cuore e nei vasi.

La tonaca sottomucosa è uno strato di connettivo lasso, il cui carattere semifluido permette di esplicare le funzioni proprie:
- rendere indipendente e svincolata la mucosa
- permettere il passaggio di vasi con funzione trofica per la mucosa e di assorbimento
- contenere ghiandole intramurarie.
- Permettere il passaggio di innervazioni.

4) tonaca muscolare

La tonaca media, presente nei visceri, è un doppio strato di fibrocellule muscolari disposte in fasci orientati in due modi differenti, atti a permettere:
- movimento peristolico: allargamento o restringimento della sezione del lume in funzione del contenuto. Permesso da fibrocellule disposte parallelamente all’asse del tubo
- movimento peristaltico: ondata di contrazioni funzionali a spingere il contenuto nella direzione di propagazione. Formato da fasci disposti perpendicolarmente all’asse del lume secondo la circonferenza del tubo.

Il controllo dei movimenti della tonaca muscolare avviene grazie a innervazioni controllate dal sistema nervoso vegetativo.

5) tonaca media

La tonaca media è il secondo strato degli organi cavi del sistema circolatorio.

Può avere differente natura:
- elastica (grosse arterie)
- muscolare (nel cuore – detta miocardio -, vene di propulsione, ecc..)
- fibrosa (alcune vene di ricezione).

L’attività della tonaca media varia a seconda della sua natura tissutale:
- muscolare: in risposta all’attività sistolica del miocardio, produce delle contrazioni che assicurano la progressione sanguigna.
- Elastica: l’attività sistolica determina una dilatazione di tipo elastico, che assicura la progressione sanguigna nel momento in cui ritorna allo stato disteso.
- Fibrosa: la progressione del sangue è dovuta alla gravità o a spinte esterne.

La tonaca media è ricca di innervazioni.

6) tonaca avventizia

è uno strato di connettivo denso che forma l’avvolgimento esterno dei visceri cavi e dei vasi.

Funzioni:
- stabilire rapporti con l’ambiente periviscerale e perivascolare
- assicura autonomia rispetto alle strutture circostanti
- permette legamenti fissi con estroflessioni dell’avventizia stessa

Nei vasi vi sono ulteriori funzioni:
- possono essere presenti contingenti elastici o muscolari che sono importanti per il trofismo dei vasi, chiamati vasa vasorum.

7) tonaca sierosa

Il cuore e alcuni visceri situati nell’addome sono avvolti esternamente da una tonaca sierosa, che funge da tonaca avventizia:
- nel cuore è detta epicardio,
- nei visceri è detta peritoneo viscerale.

Le funzioni sono quelle della tonaca avventizia:
- contribuisce alla individualità e alla fissità degli organi.
- Forma due lamine capaci di scorrere l’una sull’altra.

La tonaca sierosa è formata da due strati:
- mesotelio superficiale: elementi appiattiti che si dispongono in un singolo strato
- strato sottomesoteliale: formato da connettivo denso.

ORGANI PIENI O PARENCHIMATOSI.

La generalizzazione degli organi pieni è molto più complessa rispetto a quella degli organi cavi, ma sono individuabili due componenti:
- dispositivo capsulare e stromale
- parenchima

In tutti gli organi è individuabile una capsula, uno strato di connettivo denso che forma l’avvolgimento esterno.

Alcuni organi pieni hanno un rivestimento peritoneale, quindi all’esterno della capsula sono individuabili:
- strato sottosieroso lasso
- lamina sierosa.

Il connettivo della capsula emana all’interno dell’organi dei setti che si ramificano e si assottigliano, formando un reticolo tridimensionale che serve da struttura di sostegno al parenchima.

L’insieme dei setti e del reticolo va a costituire lo stroma dell’organo pieno, che suddivide il parenchima in lobi e lobuli, indipendenti tra loro per quanto riguarda l’irrorazione sanguigna.

Il costituente principale dello stroma è connettivo fibroso, che permette di svolgere le principali funzioni quale:
- funzione trofica e passaggio di vasi
- raccolta dei secreti
- accoglimento di nervi.

Nelle parti più sottili dei setti connettivali vi sono delle piccole fibre collagene che si intrecciano a formare tessuto connettivo reticolare.

I vasi e i nervi possono penetrare nell’organo in differenti maniere:
- in più punti per poi ramificarsi in maniera minore nei setti che dipartono dalla capsula
- in un solo punto in una regione dell’organo chiamata ilo. Successivamente si ramificano e giungono a tutto l’organo.

Il parenchima si dispone all’interno del connettivo vascolarizzato e innervato nelle regioni delimitate dai setti:
- svolge la funzione propria dell’organo
- si dispone in maniera differente (nidi, cordoni, tubuli, follicoli, ecc…)
- è formato spesso da tessuto epiteliale secernente, ma può essere anche formato da tessuto linfoide o muscolare o nervoso.

Le ghiandole endocrine (il parenchima è formato da tessuto epiteliale secernente) possono funzionare grazie allo stretto rapporto che si stabilisce tra il parenchima e lo stroma:
- la vicinanza di nervi e vasi permette l’attivazione e il rilascio ormonale con la conseguente raccolta nei vasi

2) terminologia

In anatomia si fa largo uso di termini specifici per definire la posizione relativa della parte in esame. La terminologia comprende:
- termini di posizione: caratterizzano la posizione di una qualsiasi parte del corpo
- termini di movimento: indicano la possibilità motoria della parte in esame e la direzione in cui questa si muove.

La posizione anatomica del soggetto in esame è:
- stazione eretta
- arti superiori applicati ai lati del tronco
- palme delle mani volte in avanti

 

TERMINI DI POSIZIONE

PIANI

Per individuare la posizione di qualsiasi parte del corpo umano si fa riferimento a tre piani:
- piano sagittale: è un piano verticale che taglia il corpo in senso antero-posteriore. Frequentemente si fa riferimento al piano sagittale mediano, che divide il corpo in due metà simmetriche dette antimeri.
- Piano frontale: perpendicolare al piano sagittale, seca il corpo umano secondo una direzione latero-laterale
- Il piano orizzontale o trasversale: parallelo ai due piani verticali e parallelo alla superficie d’appoggio del corpo in stazione eretta.

Dal piano sagittale mediano si possono individuare infiniti piani paralleli che decorrono a destra e a sinistra, con due facce:
- faccia mediale: rivolta verso il piano mediale
- faccia laterale: rivolta verso l’esterno del corpo.

Il piano orizzontale (o trasversale) e quello frontale non possono individuare due parti simmetriche, quindi non esiste il loro piano mediano.

Il piano frontale presenta comunque due facce:
- frontale
- dorsale

Per la mano sono usati i termini:
- volare
- palmare

Per il piede:
- volare
- plantare

I piani trasversali individuano due facce che sono indicate come:
- cefalica o craniale quella superiore
- caudale quella inferiore

Nel caso delle parti mobili (es. arti) si indica:
- prossimale la parte più vicina al piano di simmetria
- distale la parte più lontana.

ALTRI TERMINI

Altri termini utilizzati sono quelli che fanno riferimento alla maggiore o minore distanza dalla superficie corporea:
- esterno o superficiale: parte prossima alla superficie esterna
- interno o profondo: parte più vicina all’interno.

Tutte le regioni o le parti che sono situate sul piano di simmetria si dicono mediane.

Il termine intermedio si utilizza per individuare la posizione di una parte relativamente alle altre due, che saranno ad esempio cefalica e caudale, ventrale o dorsale, ecc…

TERMINI DI MOVIMENTO

La direzione dei movimenti è indicata dall’asse intorno al quale hanno luogo. In virtù dell’intersezione dei piani si possono individuare tre tipi di assi:
- asse trasversale: intersezione del piano frontale con quello orizzontale
- asse sagittale o anteroposteriore: individuato dall’intersezione tra i piani trasversale e sagittale
- asse verticale: individuato dalla intersezione tra il piano frontale e quello sagittale.

I movimenti che si svolgono in senso antero-posteriore sull’asse trasversale sono flessione e estensione.

I movimenti che avvengono sull’asse sagittale, sono detti:
- rifer. Rachide: inclinazione laterale
- rif. Arti: abduzione (allontana dal piano sagittale) e adduzione (si avvicina al p. sagittale).

I movimenti che avvengono sull’asse verticale sono detti:
- torsione (rif rachide e tronco)
- rotazione (rif. arti)

Il movimento dei due segmenti ossei più distali dell’avambraccio prende il nome di prono-supinazione.

La rotazione o la torsione vengono dette:
- esterna o extrarotazione, se si avvicinano al piano frontale
- interna o intrarotazione, se si avvicinano al piano sagittale.

I movimenti che si svolgono intorno ad un solo piano sono detti movimenti semplici, mentre quando gli assi di rotazione sono variabili si dice che sono movimenti combinati o complessi.

3) indirizzo topografico

La scomposizione dell’organismo in organi, apparati e sistemi corrisponde allo studio dell’anatomia sistematica:
- necessario lo studio della locazione di ciascun organo e le rispettive vie d’accesso rapide e sicure per eventuali interventi chirurgici.

L’anatomia topografica o regionale individua delle precise regioni che presentano limiti precisi.

DELIMITAZIONE SUPERFICIALI DELLE PARTI DEL CORPO

La delimitazione delle differenti parti del corpo umano è stata eseguita partendo da linee e punti scheletrici individuabili sulla superficie esterna del corpo.

Nel corpo umano si possono individuare tre regioni fondamentali:
- testa
- tronco
- arti

La testa è suddivisa in:
- cranio
- massiccio facciale
- collo

Il tronco si compone di:
- torace
- addome
- pelvi (zona pelvica)

Gli arti si suddividono in:
- arti inferiori
- arti superiori.

Lo scheletro, a sua volta, si può suddividere in:
- scheletro assile
- scheletro appendicolare

Il perineo è una regione romboidale al cui centro si situa l’ano:
- in alto confina con la sinfisi pubica, sul margine inferiore
- lateralmente con le tuberosità ischiatiche
- all’apice posteriore con il coccige.

Il perineo confina con la pelvi anteriormente e posteriormente e con gli arti inferiori lateralmente.

Lo scheletro assile comprende:
- collo
- torace
- addome

lo scheletro appendicolare è formato dagli arti, che hanno la massima possibilità di movimento.

DELIMITAZIONE DELLE CAVITA’

Le cavità si suddividono in:
- dorsali
- ventrali

Le cavità ventrali si suddividono in:
- cavità toracica
- cavità addominale
- cavità pelvica

Le cavità dorsali sono:
- cavità spinale
- cavità cranica

La cavità cranica contiene l’encefalo ed è situata nella regione dorsale e ventrale all’estremità cefalica.

La cavità spinale si situa a livello dorsale, nella catena che contiene il midollo spinale.

La cavità toracica è situata nel torace in posizione ventrale. Si suddivide a sua volta in due cavità:
- cavità pleurica: contiene i polmoni
- cavità pericardica: contiene il cuore.

La cavità addominale contiene i visceri dell’apparato digerente e delle vie urinarie. È delimitata in posizione cefalica dal diaframma, che separa la cavità toracica da quella addominale.

La cavità pelvica è l’ultima parte della cavità addominale, contenente la vescica urinaria e l’apparato sessuale.

CAVITA’ TORACICA

La cavità toracica contiene strutture ossee e muscolatura che hanno funzione di protezione e movimento degli organi.

Nella cavità toracica sono presenti le cavità pleuriche e pericardiche.

La cavità pleurica è individuata dalla pleura, una membrana sierosa che contiene i due polmoni. Sono pertanto individuabili:
- cavità pleurica destra
- cavità pleurica sinistra

Nella parte mediale, non simmetricamente rispetto al piano sagittale è presente il mediastino, una cavità che contiene:
- trachea
- esofago
- cavità pericardica con il cuore (avvolto da una membrana sierosa detta pericardio).

CAVITA’ ADDOMINOPELVICA.

Nella porzione superiore, chiamata cavità addominale sono riscontrabili vari organi appartenenti all’apparato digerente, ma anche ghiandole e porzioni dell’apparato urinario:
- visceri
- ghiandole

I reni si dice che appartengano ad una cavità detta retroperitoneale.

La cavità pelvica contiene altri componenti dell’apparato urinario e dell’apparato riproduttore, nonché il retto e l’ano (porzioni più caudali dell’apparato digerente).

INDIVIDUAZIONE DEI QUATTRO QUADRANTI

I quattro quadranti sono individuati da due linee:
- una linea lungo il piano sagittale mediano
- un’altra linea che passa per l’ombelico, interseca le creste iliache dell’anca ed è perpendicolare all’asse verticale.

La cavità addominale a livello ventrale viene anche suddivisa in quattro quadranti, i quali sono:
1. superiore sinistro (QSS)
2. superiore destro (QSS)
3. inferiore sinistro (QIS)
4. inferiore destro (QID)

 

INDIVIDUAZIONE DEI NOVE QUADRANTI.

La suddivisione in nove quadranti avviene con due linee orizzontali e due linee verticali:
- la linea orizzontale superiore interseca le ultime coste
- la linea orizzontale inferiore è passante per la cresta iliaca dell’anca
- le due linee verticali sono simmetriche rispetto all’asse mediano ed intersecano la 9°-10° costa.

I quadranti da 1 a 9 individuano:
1. ipocondrio destro: contiene il fegato
2. epigastrio: contiene una porzione del fegato e lo stomaco
3. ipocondrio sinistro: contiene una porzione di stomaco
4. lombare destra: contiene il rene destro
5. ombelicale o mesogastrio: contiene la porzione inferiore dello stomaco e parte dell’intestino
6. lombare sinistra: rene sinistro
7. iliaca destra: osso dell’anca e parte di intestino
8. ipogastrio: contiene l’intestino inferiore, la vescicola urinaria e gli organi genitali
9. iliaca destra: contiene l’ileo dell’anca e parte dell’intestino.

CENNI DI ANATOMIA RADIOLOGICA.

Una delle più comuni tecniche per l’analisi anatomica macroscopica è l’impressione di una lastra fotografica con i raggi X.

Normalmente, i raggi trapassano gli organi e le strutture poco dense e non oltrepassano quelle molto dense:
- le ossa, infatti, vengono colorate in bianco a seguito dello sviluppo della lastra
- le strutture non ossee non si colorano.
- Per osservare particolari strutture si immettono nell’organismo delle sostanze particolari, dette traccianti.

Per diagnosi maggiormente specifiche si utilizzano tecniche più avanzate quali:
- tac, o tomografia computerizzata
- risonanza magnetica.

Fonte: http://www.bluejayway.it/Enrico_Colombos_Page/Medicina_files/ANATOMIA%20UMANA%20-%20locomotore.doc

 

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